“Rispetto ad ipotesi di governi che arrivano da Marte e di ministri che non si conoscono, se c’è un programma e ci sono le due forze politiche che lo sottoscrivono, a me interessa che tutto questo non comporti rotture nel centrodestra, visto che io sono il portavoce di una coalizione che non comprende solo la Lega”. Così il leader del Carroccio Matteo Salvini, uscendo dal Pirellone al termine dell’incontro con il capo politico del M5s, Luigi Di Maio. “Se riusciamo a fare tutto questo insieme – aggiunge Salvini – sono contento”.
Come faccia ad essere così conciliante ed ottimista dopo l’annuncioia del Cav sulla sfiducia, è un mistero. La sensazione, netta, è che si sia acceso un feeling e che non si tratti di un improvviso colpo di fulmine, arrivi da lontano. Un matrimonio d’amore, insomma. Generational governance, dunque.
“Ribadisco la promessa fatta agli italiani: fino all’ultimo lavorerò e lavoreremo per dare un governo a questo Paese. Sui punti fondamentali c’è l’accordo, su questo stiamo lavorando e
lavoreremo notte e giorno per ridurre le tasse, mandare in pensione la chi ne ha diritto, per rilanciare il lavoro, espellere clandestini su clandestini, inserire il diritto alla legittima difesa”, aggiunge Salvini.
“Su alcuni punti c’è accordo, firma e totale condivisione. Preferisco dare un governo che si prende questi impegni agli italiani piuttosto che inventarsi governo strani, neutrali o tornare a votare domani mattina. Stiamo lavorando, non vi dico bene o male, ma sono contento perché si parla di temi, non di nomi o cognomi, di ministri, ma di legge Fornero e di infrastrutture”.
“Entro poche ore – rimarca Salvini – vogliamo chiudere
tutto anche perché il Presidente della Repubblica giustamente aspetta una risposta, quindi si lavora adesso, domani mattina, a pranzo, nel pomeriggio, anche domani sera. Noi siamo qua e andiamo avanti a lavorare”. Domani, quindi, gli incontri tra Lega e M5S proseguiranno a Milano.
“L’idea è di mettere nero su bianco nome, cognomi, tempi, modi e costi. Tutto quello che vogliamo fare ovviamente passa attraverso la rinegoziazione dei trattati europei, perché se non cambiano le regole europee, non cambiano i parametri, i
vincoli imposti dall’Europa, l’Italia soffoca e su questo mi sembra che l’impegno sia comune”.
Luigi Di Maio, nel corso di una diretta Fb precisa a sua volta. Con la Lega “c’è un’intesa su tante cose, stiamo discutendo su alcune cose su cui non siamo d’accordo ed è anche normale che sia così” perché “restiamo due forze politiche alternative che stanno mettendo insieme temi in contratto di governo”.
“Tutto mi fa ben sperare perché molti di quelli che fanno parte dell’establishment attaccano questo governo che ancora deve nascere. Più ci attaccano e più ci dicono che siamo sulla buona strada”.
“Ci sono ampi punti di convergenza, ma la discussione va avanti”. Lo ha detto il leader del M5s Luigi Di Maio uscendo da Palazzo Pirelli al termine dell’incontro con il segretario
federale della Lega Matteo Salvini. “Ovviamente – aggiunge – domani dovremo continuare a lavorare e speriamo che quella di domani possa essere una discussione utile per poter dare questo contratto agli italiani il prima possibile”.
Stiamo lavorando” assieme alla Lega alla stesura del contratto di governo “con enorme scrupolo perché abbiamo a cuore il miglior risultato che si possa ottenere, altrimenti non ha
neanche senso andare al governo. Se non ci si riesce si torna al voto, se ci si riesce allora vuol dire che è un contratto all’altezza della situazione”.
Con il leader della Lega Matteo Salvini, “non abbiamo parlato di nomi, che credo sia la cosa che vi interessa di più, ma stiamo portando avanti le questioni che abbiamo a cuore per gli italiani”.