Pochi ricordano quel giorno e un nome , Natale Mondo,forse perchè Palermo da anni ormai era bagnata dal sangue di vittime innocenti e da quello di chi svolgeva con impegno e lealtà il proprio lavoro al servizio dello Stato. Ma se la memoria, soprattutto tra i più giovani ha qualche “ buco nero”, il tempo è implacabile e inesorabile e oggi segna 30 anni. E allora occorre tramandare e raccontare la Palermo di quegli anni senza paura, senza retorica anche con dei gesti semplici ma importanti. Ecco chi era Natale Mondo. Era un poliziotto sfuggito all’agguato nei confronti di Ninni Cassarà e di Roberto Antiochia il 6 agosto del 1985, ma non a quello organizzato nei suoi confronti tre anni dopo, il 14 gennaio 1988.Mondo che si era occupato di diverse indagini su alcune famiglie influenti di Cosa Nostra, fu ucciso mentre si trovava davanti il negozio di giocattoli gestito dalla moglie nel quartiere “Arenella”.Nel 1999 i familiari ricevettero da parte del Capo dello Stato, l’onorificenza al valor civile e alla memoria.Oggi il Questore di Palermo, Renato Cortese, alla presenza delle autorità civili e militari ha deposto una corona di alloro sulla lapide, all’interno della caserma Boris Giuliano, dove campeggiano scritti sul marmo altri e troppi nomi di servitori dello Stato uccisi da Cosa nostra. Le iniziative sono proseguite per il resto della giornata, con una piantumazione da parte dei nipoti di Mondo nel “ Giardino della Memoria “ di Capaci voluta dalla vedova Montinaro e dall’associazione “ Quarto Savona 15”. Infine anche uno spettacolo di pupi siciliani, che racconta la vita di Mondo, che ha prestato servizio anche nelle città di Trapani e Siracusa, alla Caserma Lungaro, realizzato da Angelo Sicilia.