E’ una notizia che segna la fine di un’epoca, a suo modo rivoluzionaria: il blog di Beppe Grillo a giorni cambierà pelle. Finisce il sodalizio con la Casaleggio associati e, dopo ben 13 anni, si volta pagina: via la politica, spazio alla tecnologia e all’innovazione hi-tech, temi da sempre a cuore del garante del M5S. Che, con il suo blog e al fianco di Gianroberto Casaleggio, ha reinventato in questi anni la comunicazione politica, dando voce (e forma) alla cosiddetta ‘democrazia diretta’ o dal basso.
E’ sul web, l’idea dei due fondatori del Movimento, l’agorà in grado di rubare la scena alle segreterie di partito. Si decide dal basso e dal basso si scrivono le leggi. E così che il blog di Grillo, senza nessun precedente nella storia, apre i suoi meet-up, inaugura il voto online per la scelta dei suoi rappresentanti nelle istituzioni, interroga la Rete per decidere la linea politica, dà spazio alle dirette web (dopo di allora patrimonio di tutti i partiti) dove Grillo parla al suo popolo snobbando il mondo dell’editoria ‘nemica del Movimento’.
E sempre sul web si sottopone al giudizio della base, da dove a volte arrivano anche critiche al vetriolo: un esempio su tutti, l’incontro Grillo-Renzi durato non più di 10 minuti alla vigilia della nascita del governo Renzi. L’addio, o meglio l’attesa e ormai imminente metamorfosi del blog di Grillo, viene promossa a pieni voti da Mario Morcellini in veste di studioso e docente di comunicazione, giornalismo e reti digitali. Oggi commissario dell’Agcom, Morcellini spiega all’Adnkronos la portata del ‘miracolo’ realizzato dal blog del garante del Movimento nei 13 anni di attività.
Quello messo in piedi col blog di Grillo “è un evento straordinario – riconosce lo studioso – E’ enfatico chiamarlo miracolo, ma da un punto di vista meramente giornalistico e non scientifico è corretto farlo. In un mondo polverizzato politicamente come l’Italia di quegli anni”, il blog ha prodotto un risultato “chiaro ed evidente”: dar vita “a un movimento politico che ha conquistato un quarto del Parlamento”.
E oggi la decisione di cambiar pelle al blog mettendo da parte la politica e ponendo al centro tecnologia, smart city ed altri temi da sempre nel cuore di Grillo “mi ha colpito molto. La scelta di riposizionarsi, come del resto quella adottata dal governatore della Regione Lombardia”, (Roberto Maroni), è “nel suo genere eccezionale – ammette Morcellini – uno dei pochi segni di modernità in un mondo politico ancorato al passato”.
Quella di Grillo, in particolare, è una piccola rivoluzione non solo per la sottesa presa di distanza dall’arena politica, “ma anche per l’annuncio dei temi che verranno trattati” dal blog ‘restaurato’: “una grandissima forma di dichiarazione di innovazione culturale”, riconosce lo studioso.
“C’è infatti molto di nuovo nella scelta dei temi – fa notare Morcellini – è come se in qualche modo anche chi si è esercitato un po’ troppo sul grido politico”, con una comunicazione “sbrigativa e asintattica, comprende che i cambiamenti del mondo non passano solo dalla politica”, e decide di concentrarsi su altri saperi e approfondimenti che vanno al di là del “mero cortile della politica: apprezzo l’autocritica implicita di questa scelta”.
Un cambio di passo epocale, per il mondo M5S, che arriva dopo 13 anni in cui, di fatto, il blog di Grillo è diventato prima motore e poi finestra sul pianeta 5 Stelle. In questi anni, il blog del comico genovese ha mostrato, evidenzia lo studioso, “quante parole mancavano al dibattito politico italiano”. All’inizio fungendo da canale “di controinformazione”, anche se, in realtà, sottesa c’era “una solida collaborazione con il mainstreaming”.
“Sfruttando il canale della digitalità della Rete – spiega infatti Morcellini – il messaggio di Grillo era studiato per arrivare a giornali e tv. E’ difficile non riconoscere onore alle armi di questo esperimento di comunicazione politica che ha irrimediabilmente influenzato gli altri attori in scena”, producendo fenomeni di “allineamento e modernizzazione”
Morcellini riconosce anche i limiti di questa esperienza che ormai, con l’arrivo del nuovo blog, può dirsi definitivamente archiviata. “Non è tutto oro quel che luccica” dice, puntando il dito contro i fenomeni di “spettacolarizzazione e personalizzazione” che hanno contraddistinto questi 13 anni di blog nel segno del sodalizio con la Casaleggio associati.
Limiti che emergono con più forza, a detta dello studioso, “in un Movimento che voleva fare dell”uno vale uno’ la propria bandiera, mentre è vero che il ruolo delle persone in politica rimane decisivo. Dunque, a dispetto degli annunci, potremmo dire ‘niente di nuovo sotto il sole’: al centro di tutto c’erano Grillo e Casaleggio, altro personaggio di estremo rilievo che andrebbe rivalutato”.
In questi anni che hanno accompagnato la nascita e la vita del blog di Grillo “abbiamo dovuto prendere atto – aggiunge inoltre Morcellini – che l’informazione digitale, che si è presentata come possibilità di accesso al bene comune dell’informazione, si è progressivamente mischiata al pericolo di balle e fake news. I siti, non parlo nello specifico del blog di Grillo, non sono stati in grado di fronteggiare la sfida” che si poneva loro, finendo spesso per cedere il passo “a gridi comunicativi che, anche quando si dava spazio ad approfondimenti, si basavano sempre su una struttura narrativa che era scoperta dell’ultimo, anche se la scoperta non c’era quasi mai”. (Pol/AdnKronos)