Fra i consulenti dell’Assemblea regionale siciliana deve esserci qualcuno dotato di arti magiche. Una specie di Mago Thelma. Sono stati assunti provvedimenti che mettono d’accordo tutti e non costano nemmeno un euro in più.
Hanno messo a posto gli stabilizzati ed i nuovi assistenti dei deputati regionali, volgarmente chiamati portaborse, senza drenare risorse pubbliche. Hanno aumentato il numero dei membri del consiglio di presidenza per dare rappresentatività a tutti i gruppi, anche quelli in deroga, e sono riusciti nell’intento di risparmiare. Come ci siano riusciti è un mistero.
Vorremmo andare a fondo, ma non è facile. Gli arcana imperii non c’entrano niente, ormai nessuno li reclama, ma l’arte del risparmio quella sì. E’ stata appresa negli ultimi anni, da quando gli spendaccioni sono stati sostituiti da amministratori oculati e cauti. Sono così bravi da sfiorare il miracolo, la moltiplicazione dei privilegi e delle prebende senza mettere mano al portafogli pubblico.
Quelli che sanno sempre tutto, suggeriscono di non fidarci, a cambiare siarebbe soltanto il linguaggio. Una volta l’autodichia, la sovranità amministrativa di Palazzo dei Normanni, era protetta da un vocabolario ridotto a poche parole, sempre uguali, che assicuravano prestigio e risorse all’autonomia, statuto speciale e Parlamento regionale. Non si poteva piangere miseria e pretendere la Terza Camera.
Ora le parole prevalenti ricordano la virtù del buon padre di famiglia. Da anni i consigli di presidenza dicono di risparmiare anche se poi i conti restano salati.
La riduzione degli scranni, da novanta a settanta, avrebbe dovuto diminuire di un terzo le spese per andare in parallelo, invece la Corte dei Conti ha scoperto che si stava spendendo più di prima. I giudici contabili hanno fatto la ramanzina ai gruppi parlamentari, a proposito dei portaborse, e si è invertita la tendenza.
Ogni segretario in più del consiglio di presidenza significa ufficio, auto, autista, assistente, segretario, indennità. E’ sparito tutto?
Sarebbe utile far sapere come hanno coniugato servizi con il risparmio sulle risorse, in modo da suggerire ai comuni cittadini, padri e madri di famiglia, espedienti per far quadrare i conti.
