Trattativa, requisitoria PM Tartaglia, le accuse a Mori

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Il generale Mario Mori, durante la sua  attività ai Servizi segreti prima e al Ros dopo, “ha agito con la  doppia logica, da qui si capiscono le omissioni, le inerzie e tutte le cose che non quadrano”. Così, il pm Roberto Tartaglia proseguendo la  lunga requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia  all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

Il generale Mori è  stato, inoltre, secondo il pm Roberto Tartaglia, “un ufficiale che  quando era ai Servizi segreti ha fatto attività parallela” e ha  “perseverato con il suo agire sciolto e libero da ogni regola. Lo ha  fatto da subito, al Sid negli anni 70 e lo ha fatto anche a Mezzojuso  e a Terme Vigliatore, con la doppia logica”.

“Noi riteniamo che alla luce di tutto questo – ha aggiunto Tartaglia – lo ha fatto perché questa è la struttura della sua modalità di  azione”.        (Ter/AdnKronos)

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