“Musumeci ha detto che il pantano di questa Regione dipende dalla famelica partitocrazia non ancora sconfitta. Ebbene quella famelica partitocrazia, che ha divorato e danneggiato per decenni la nostra Regione, lei presidente se l’è portata nella sua coalizione, al governo. A noi delle opposizioni non deve rimproverare nulla. Lei oggi fa il presidente della Regione grazie al fatto che si è venduto a quei voti inquinati che oggi la magistratura di mezza Sicilia sta comprovando con indagini e, in qualche caso, anche arresti”. Così, in un video su Facebook, il leader del M5S in Sicilia e deputato regionale Giancarlo Cancelleri replica alle dichiarazioni rilasciate sui social dal presidente della Regione siciliana dopo il voto di martedì sera con cui Sala d’Ercole ha deciso di rinviare il collegato alla finanziaria in commissione Bilancio.
“La maggioranza è esplosa. Forza Italia ha cominciato a mettere i veti perché vuole un assessorato e Musumeci non vuole cedere – prosegue Cancelleri – Il collegato alla finanziaria potrebbe anche essere uno strumento buono ma così è solo farcito di cose inutili per la nostra terra”. Il deputato del Movimento parla di “governo del pantano, dell’immobilismo” e aggiunge: “Il governo che doveva essere migliore di quello di Crocetta in qualche modo ce lo sta facendo rimpiangere. In campagna elettorale avevo detto che Musumeci sarebbe diventato il Crocetta del centrodestra e non avevo visto male”.
“Ci siamo stancati di subire impasse e anche una paternale come quella che ha fatto il presidente. Il parlamento siciliano non è bloccato perché c’è il M5S che non vuole andare avanti, il parlamento è bloccato perché lei (Musumeci ndr) si è portato quella famelica partitocrazia al governo di questa Regione” sottolinea il deputato pentastellato. “Se non siete capaci di risolvere i problemi dei siciliani – aggiunge – è arrivato il momento di scrivere la parola fine a una storia incresciosa per questa Regione che, dopo 7 mesi, non ha prodotto una sola delle cose che aveva promesso in campagna elettorale. Noi vogliamo risolvere i problemi di questa terra. Lo faremo con l’ausilio del governo nazionale ma questo governo regionale non può rimanere ancora con il freno a mano tirato”.