Un presunto scafista e’ stato fermato dagli agenti della polizia di Stato nell’ambito delle indagini avviate in seguito allo sbarco di 509 migranti giunti, martedi’ notte, a Pozzallo, nel ragusano, a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera. In manette, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e’ finito Mohamed Gian Faye, 33 anni, originario del Senegal, che avrebbe condotto uno dei gommoni soccorsi nel canale di Sicilia. Le indagini sono state particolarmente complesse in quanto gli interventi di soccorso sono stati ben sette, quindi gli investigatori si sono messi alla ricerca di sette scafisti ma nonostante gli sforzi profusi non e’ stato possibile individuare gli altri responsabili. I migranti hanno raccontato, cosi’ come riferito anche in altre occasioni, di essere partiti dalla Libia e che cittadini libici hanno condotto 5 gommoni fino alle acque territoriali, poi hanno spento il motore (in alcuni casi lo tolgono riportandolo sulle coste), lasciando alla deriva le persone a bordo in attesa che qualcuno le soccorra. In seguito, hanno fatto rientro al punto di partenza a bordo di moto d’acqua che durante la navigazione seguivano i gommoni. Proprio per questo non e’ stato possibile individuare gli altri scafisti, perche’ hanno fatto rientro sulle coste libiche. Per quanto riguarda la salma giunta insieme ai migranti, gli investigatori hanno accertato che si tratta di un uomo, di probabile nazionalita’ nigeriana, salito insieme agli altri compagni di viaggio su una delle navi soccorritrici. Lo straniero, cosi’ come altri migranti, si e’ addormentato. Dopo qualche ora i compagni di viaggio lo hanno chiamato, accorgendosi che era morto.
l medico legale di Ragusa, che ha effettuato l’ispezione cadaverica, non ha rilevato segni di violenza. La Procura valutera’ se effettuare l’autopsia. Per quanto concerne il piu’ tragico dei soccorsi effettuato dalla nave americana Trenton, gli agenti hanno ricostruito quanto accaduto in mare grazie alle testimonianze di alcuni dei 42 superstiti. Partiti dalla Libia in quasi 120, durante la navigazione il gommone imbarcava sempre piu’ acqua pertanto a bordo alcuni sono stati presi dal panico e si sono alzati in piedi compromettendo definitivamente la stabilita’ del natante che si afflosciava su un lato facendo cadere buona parte dei migranti in acqua. Solo 42 sono stati soccorsi dalla nave americana. Le indagini condotte dalla polizia hanno permesso di individuare uno scafista in quanto i compagni di viaggio hanno trovato il coraggio di testimoniare che un giovane senegalese si era accordato con i libici per condurre il gommone. Gli agenti hanno poi tratto in arresto due marocchini che erano gia’ stati in Italia ed espulsi dal nostro paese in quanto irregolari. Uno dei due era stato respinto proprio dal Questore di Ragusa dopo avere tentato di fare ingresso in Italia. I due sono stati arrestati in quanto hanno fatto reingresso in Italia senza alcuna autorizzazione dopo essere stati espulsi. Lo scafista sottoposto a fermo e i due arrestati sono stati condotti in carcere a disposizione della Procura di Ragusa. (ITALPRESS)