C’è una faglia nel governo, che parte dall’interno dell’esecutivo e tocca anche le “periferie” politiche del Movimento 5 Stelle. Salvini tira dritto su immigrazione e Rom, nel Movimento cominciano ad alzarsi muri, dopo una non breve strada comune. Intervistato dalla Rai, il Ministro dei Trasporti, Toninelli, ha assunto una posizione chiara di dissenso sulla schedatura dei ROM. Ha ricordato che è anticostituzionale, non fa parte del contratto stipulato con la Lega, e “non si farà”.
Il Ministro dell’Interno, Salvini, da parte sua, annuncia che non farà passi indietro e che è deciso a portare avanti la sua iniziativa comunque. Le sue parole hanno fatto sospettare che volesse addirittura mettere in crisi il governo e tornare al voto, forte dei consensi guadagnati in queste ultime settimane, consensi la cui entità hanno preoccupato il M5S, sorpassato dai leghisti nei sondaggi.

Più che un tentativo di disarcionare Conte e mandare tutto all’aria, Salvini vuole, a nostro avviso, tenere la scena e restare, agli occhi dell’opinione pubblica, l’uomo forte del governo appena insediato. Sia il caso Aquarius quanto la schedatura dei Rom, insomma, potrebbero essere degli spot elettorali, alla vigilia delle europee, che sono sì, lontane, ma non tanto da da scoraggiare una lunga, lunghissima rincorsa. Un successo forte alle europee da parte della Lega porterebbe dritti a nuove elezioni con i grillini “amputati” della protesta populista di destra e gli azzurri di Berlusconi, cannibalizzati di un’ampia fascia di sostenitori.
La diversità molto marcata nel governo ha avuto a Palermo una anticipazione con dichiarazioni del capogruppo consiliare pentastellato Forello, candidato sindaco alle amministrative del capoluogo.
Il capogruppo di Sinistra Comune al Consiglio comunale di Palermo Giusto Catania esprime, con un post su Facebook, il suo “apprezzamento” alle parole del capogruppo del M5S Ugo Forello su Rom e migranti. “Ho apprezzato il tuo post di critica alle scelte del ministro Salvini che, in nome della propaganda, sta alimentando un clima di paura e una criminalizzazione sistematica dei migranti e dei rom -afferma Catania-. Ritengo importante che il capogruppo del M5S della quinta città d’Italia prenda le distanze da questa pericolosa deriva”.
L’augurio di Catania è che la posizione di Forello “sia sempre più condivisa anche all’interno del Movimento perché – sottolinea – non sarebbe corretto scaricare solo sulla Lega e su Salvini posizioni politiche xenofobe che, da tempo, sono emerse anche all’interno del Movimento”. E aggiunge: “Sono contento che hai scelto di prendere le distanze dalle scelte di governo, anche se la responsabilità di chiudere i porti è di esclusiva competenza di un ministro del M5S, Danilo Toninelli”.
“La difesa dei diritti umani è una battaglia di civiltà che prescinde dalla collocazione politica -conclude il capogruppo di Sinistra Comune-. Confido nel fatto che continueremo insieme le battaglie per impedire gli illegali respingimenti alle frontiere e tutti i provvedimenti che la nuova coalizione di governo, non solo un partito o il suo leader, stanno portando avanti per costruire una nuova egemonia culturale nel Paese”.