Antonello Cracolici, parlamentare del Pd all’Assemblea regionale siciliana, commenta con l’Adnkronos la manovra all’esame dell’Ars, che si avvia ormai verso l’ok definitivo.”E’ una Finanziaria piena di norme schizofreniche che non ha avuto una guida, come una barca senza timoniere che naviga in un mare in tempesta. Essendo la prima del Governo ci si aspettava che offrisse un’idea degli obiettivi da raggiungere, invece non c’è niente. Era un’accozzaglia senza visione, una manovra raccogliticcia all’inizio dei lavori e alla fine lo è diventata ancora di più”.
“E’ una finanziaria che prevede nuove assunzioni, favorisce la fuoriuscita dei dipendenti regionali, fa passare di livello per legge dipendenti regionali – aggiunge -. La domanda è: cosa rimarrà di questa manovra? Va verificata la compatibilità con le norme dello Stato e i principi costituzionali. A esempio la legge dello Stato prevede il blocco delle assunzioni e noi stabiliamo nuove assunzioni”.
E’ una bocciatura senza appello quella di Valentina Zafarana, capogruppo del M5s all’Assemblea regionale siciliana, della manovra che Sala d’Ercole dovrebbe varare in serata. “Quella che stiamo per approvare è una manovra imbarazzante”, spiega, “Non ha una linea politica, non prevede investimenti per lo sviluppo, amplifica il divario tra chi è un amico della maggioranza e chi no, perché c’è chi beneficerà di contributi ad personam, mentre la stragrande maggioranza dei siciliani viene lasciata indietro. Non c’è alcuna discontinuità con Crocetta”.
“Aspettiamo al varco il Governo: vedremo quante norme saranno impugnate – dice all’Adnkronos la pentastellata -. L’unica vera novità sono le norme che riguardano i disabili gravi e gravissimi. Grazie al lavoro del Parlamento e al ruolo di opposizione sensibile alle esigenze delle fasce più deboli, svolto dal M5S, siamo riusciti a ottenere un risultato per i siciliani”.
Nicola D’Agostino, capogruppo di Sicilia Futura all’Assemblea regionale siciliana, a proposito della manovra all’esame di Sala d’Ercole non è affatto soddisfatto della manovra economica. “La legge di stabilità non ha il respiro lungo delle riforme che questo governo regionale aveva annunciato. Mancano le norme strategiche e di innovazione che possono rispondere alle esigenze dello sviluppo economico e dell’uso per investimenti dei fondi europei. Dispiace che nell’articolato siano entrate anche norme troppo legate all’orticello elettorale”.
“Con una battuta potrei dire che persino la tanta disprezzata tabella H – ha aggiunto – aveva quarti di nobiltà. Musumeci deve far fare un salto di qualità all’azione di governo, credo che i suoi elettori e i siciliani si aspettino altro. Tuttavia c’è ancora tempo e occorre avere speranza, alcuni segnali incoraggianti della stessa Finanziaria vanno infatti apprezzati. Vediamo se con un bilancio in cui il Governo si riconosce può iniziare una nuova stagione. Così come non è mai mancata la nostra trasparente collaborazione su questioni condivisibili a prescindere dalle parti, ci possiamo ritrovare certamente su temi ambiziosi e coraggiosi – conclude D’Agostino -. Rileviamo infine in positivo che l’Aula in questi giorni è stata guidata con senso pratico ed ha ritrovato celerità ed efficienza”. (Loc/Adnkronos)
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