Salvo Geraci,come le è venuto in mente di farsi eleggere sindaco. Puro masochismo. E non mi dica che lo sente come un dovere…
“Perché, non ci crede?”
Certo che potrei crederci, ma si può accettare una missione di servizio pubblico senza entrare in un municipio. Una associazione di volontariato, una Ong. Il sindacato, per il quale ha lavorato.
“Non sono d’accordo, il comune è quel pezzo di Stato che sta vicino ai cittadini, giorno dopo giorno. E’ il frangiflutti delle istanze della gente, lo “sportello” di ogni bisogno. E’ qui, più che altrove, che il dovere di servizio si compie”
Cerda è un piccolo comune…
“Cerda è un piccolo-grande comune. E’ il simbolo di una primogenitura nel mondo dello sport, la Sicilia ha tratto vantaggio di immagine grazie alla Targa Florio. E c’è la coltivazione del carciofo, la gastronomia d’eccellenza…”
Lei ama Cerda. Un amore a prima vista.
“Prima vista e seconda, è il mio Paese. Sento di potere dare il meglio per Cerda. La conosco come le mie tasche…”
Resta una follia. Lo sa che cosa ha appena detto Leoluca Orlando? E’ diventato un problema trovare candidati sindaco nei piccoli comuni. Non ci sono soldi, la dipendenza dagli aiuti di Stato e della Regione è vincolante. Si prova il sentimento di impotenza…”
“Che fa, vuole scoraggiarmi? Tifa per un altro candidato?”
Si sbaglia, desidero metterla sull’avviso. Non sarà una passeggiata. I cittadini pretendono legittimamente di avere ciò di cui hanno diritto e se la prendono con il sindaco, che non c’entra niente tante volte.
“La mia è una scommessa. Con me stesso, anzitutto. E poi con la mia gente. Non funzionano i servizi pubblici a Cerda, c’è un problema di distribuzione idrica, di illuminazione fatiscente, di strade di campagna impercorribili. E poi c’è dell’altro…”
Che cosa?
“C’è il bisogno di pacificare il Paese. Troppe divisioni, troppe polemiche. Una politica divisiva. Personalismi, egoismi”
Crede di potercela fare? Il mestiere di pacificatore è il più duro, tradimentoso
“Penso di avere l’attitudine a pacificare. La mia esperienza di dirigente sindacale mi aiuta”
Di che cosa si occuperà nei primi giorni se verrà eletto?
“Ripeto: acqua, luce, strade. La Sagra del carciofo deve diventare un evento internazionale. L’Estate cerdese deve rinascere. E la diaspora cerdese, sparsa nel mondo, deve essere chiamata a raccolta. Voglio utilizzare le migliori risorse umane, valorizzare e gratificare i talenti. Per esempio, premiare le eccellenze”
Un programma intenso.
“Cerda è ubicata a ridosso della ex Fiat. Sente gli umori degli operai, vive le loro aspettative. Anche su questo terreno il comune deve esserci, fare la sua parte”
Il suo entusiasmo potrebbe contagiare, fare aumentare le vocazioni.
“Il sindaco è un cittadino come gli altri che si fa carico degli interessi generali. Un sacerdote laico. Non basta l’attitudine, occorre grande disponibilità. E’ vero, non è facile: capisco le remore di chi non se la sente, ma ci deve pur essere qualcuno che, come si dice, getta il cuore oltre l’ostacolo”