Finisce dagli arresti domiciliari al carcere il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Catania, Domenico Tito Amich, arrestato giovedi’ scorso per corruzione dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione Black Job. Amich durante l’interrogatorio di garanzia di sabato si era avvalso della facolta’ di non rispondere ma uscito dal Tribunale ha deviato percorso per un paio di chilometri prima di rientrare a casa, passando sotto l’abitazione della fidanzata che il giorno dell’operazione aveva subito una perquisizione. Amich violando il regime degli arresti domiciliari con divieto di interloquire con alcuno a eccezione del suo legale, l’avvocato Salvo Trombetta, avrebbe anche fatto alcune telefonate sempre alla donna. Il sostituto procuratore della Repubblica titolare dell’indagine, ha chiesto e ottenuto dal gip Giuliana Sammartino l’aggravamento della misura per “esigenze di carattere probatorio” con l’arresto in carcere dove e’ stato trasferito. Nell’ambito dello stesso procedimento, il Gip ha anche revocato la misura interdittiva di sospensione per un anno per Ignazio Maugeri, rappresentante legale dell’Enaip che lunedi’ e’ stato interrogato fornendo delle spiegazioni alle accuse della Procura.
(ITALPRESS)