La fanteria pesante in difesa di Luigi, ma la base invoca Dibbà

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Nel momento forse più delicato della sua  esperienza alla guida del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e  Alessandro Di Battista fanno quadrato attorno a Luigi Di Maio, il  quale, dopo il no di Matteo Renzi all’ipotesi di un governo in  coabitazione con il M5S, ha invocato il ritorno anticipato alle urne,  chiedendo al segretario della Lega Matteo Salvini di appoggiare la sua richiesta.

Sul suo blog Grillo difende l’operato di Di Maio: “L’entusiasmo di  Luigi – scrive – è propagandato come fosse bramosia di potere e la  sinistra frou frou gioca la carta di un’improbabile supremazia  intellettuale, ridicola, e figlia di accordi con quello che hanno  sempre chiamato ‘caimano'”. Il garante M5S sferra un duro attacco ai  partiti (“parassiti” che cercano “nutrimento dalle stesse forze che li hanno sconfitti”) sottolineando che l’accordo sui temi proposto a Lega e Pd non è un’alleanza (“è come confondere un contratto d’affetto con  l’amicizia”).

Su Fb Di Battista chiede agli elettori pentastellati di non far  mancare il loro appoggio al leader. “Luigi dal 4 marzo ad oggi ha  dimostrato di avere a cuore il Paese… Tutto il Movimento ha il  dovere di sostenere Luigi e la scelta di tornare al voto”, rimarca  l’ex parlamentare romano, che torna ad attaccare Salvini (“a  differenza sua Dudù al guinzaglio non l’ho visto quasi mai”) e lancia  la sfida al Carroccio (“o noi o la Lega, il Pd non è più un partito”). Tra i numerosi commenti al post di Di Battista c’è però chi chiede a  gran voce il ritorno sulla scena dell’ex deputato, che a breve partirà con la compagna e il figlio per un lungo viaggio in America.

“Caro Alessandro, credo che il Movimento abbia davvero  bisogno del tuo ritorno, le piazze hanno bisogno di te. Nel caso di  voto anticipato ti aspettiamo con la tua vespa, ti compro io il  motorino”, scrive William, l’autore del commento con che ha ricevuto  più ‘mi piace’. “Ale, torna in servizio, la casta è più feroce che  mai”, chiede Rose-Marie all’esponente grillino che da sempre ha  incarna l’anima più movimentista del M5S. Susy invece scrive: “Se non  te ne fossi andato le cose sarebbero state diverse… Luigi è troppo  buono pacato e la gente, o meglio la maggior parte, non lo capisce”.        “Caro Alessandro – è il parere di Mauro – penso che il primo errore lo hai commesso tu lasciando a Di Maio la leadership perché secondo me  non è al tuo livello”. Più o meno dello stesso tenore il commento di  Antonio: “Alessandro se torniamo a votare devi essere in prima linea,  anzi devi essere tu a guidare il M5S! Non perché Luigi abbia fatto  male, ma tu hai più grinta sei un trascinatore, e gli italiani  vogliono quello!”.

Di Battista però appare inamovibile nella sua decisione di lasciare  (per ora) la politica attiva per dedicarsi ad altri progetti, tra cui  una collaborazione con ‘Il Fatto Quotidiano’: “Ho preso la mia  decisione”, fa sapere l’esponente M5S e – secondo quanto viene  riferito all’Adnkronos – a chi gli chiede se, in caso di elezioni  anticipate, il pentastellato sarebbe disposto a tornare in campo per  una nuova campagna elettorale da non-candidato, Di Battista risponde:  “Parlarne ora è prematuro”.        (Ant/AdnKronos)

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