Omicidio Spatola, boss strangolato su ordine dei Lo Piccolo:” Era un traditore”

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 I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo sono riusciti a risalire ai responsabili dell’omicidio di Bartolomeo Spatola, avvenuto nel 2006 tra le campagne di Montelepre e Giardinello. L’uomo è stato poi sepolto all’interno di un terreno a Villagrazia di Carini.

I responsabili, a cui è stato notificato da parte del gip deòl Tribunale di Palermo, un nuovo ordine di carcerazione, sono Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Andrea Adamo.

Utili alla ricostruzione dell’omicidio le dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia, Antonino Pipitone, appartenente alla famiglia mafiosa di Carini, avvalorate dalle conferme arrivate da un’altro pentito, Gaspare Pulizzi.

La decisione di eliminare Spatola era arrivata dopo che i Lo Piccolo leggendo i contenuti delle intercettazioni riguardanti attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, ritenevano  che l’uomo d’onore della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, li avesse traditi e si fosse avvicinato a Antonino Rotolo, reggente del mandamento di Pagliarelli.

In questo contesto di vendetta si verifico anche un errore di persona.Gli esecutiori materiali scambiarono Giuseppe D’Angelo per la vittima designata e lo uccisero il 22 agosto 2006 mentre era seduto a pochi metri da un fruttivendolo di Tommaso Natale.

Per tale omicidio sono stati già condannati, in via definitiva, i collaboratori di giustizia, Gaspare Pulizzi e Francesco Briguglio, nonché gli altri componenti del commando di morte: il neo collaboratore di giustizia,  Antonino Pipitone,  Gaspare Di Maggio ed i mandanti, Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

Ma la sentenza di morte all’indirizzo di Spatola arrivò ugualmente il 18 settembre 2006.

La vittima, venne prelevata nei pressi dello svincolo autostradale Capaci – Isola delle Femmine e condotta da Pulizzi, a bordo di una motocicletta, nei pressi del cimitero di Capaci in cui vi era Antonino Pipitone.

Questo, lo avrebbe condotto in un casolare di campagna dove ad attenderlo vi erano i Lo Piccolo insieme a Adamo. La vittima era convinta di partecipare ad un summit di mafia, tanto da aver portato con sé anche alcuni doni (carne di coniglio ed una bottiglia di whisky).

Subito dopo, Andrea Adamo in presenza di Antonino Pipitone strangolava con una corda Spatola il quale, così come dichiarato da PIPITONE Antonino, “non aveva la forza di stare neanche in piedi… era malato, aveva problemi di asma… aveva sempre il fiatone con l’asma… oltre l’età pure…”. Successivamente il corpo fu fatto sparire e trasportato a Villagrazia, per essere ritrovato nel 2008.

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