
Nove persone sono state arrestate dagli agenti della polizia di Stato, dopo che la Corte di Cassazione, rigettando i ricorsi formulati dagli imputati, ha confermato le condanne loro inflitte dalla Corte d’Appello di Catania. In carcere sono finiti Corrado Bellassai, 47 anni, di Ragusa, condannato alla pena complessiva, riformulata in 11 anni e 8 mesi di reclusione; Giovanni Errigo, 57 anni, di Comiso, condannato alla pena complessiva, riformulata in 14 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione; Michele Firrisi, 31 anni, di Comiso, condannato alla pena complessiva, riformulata in 10 anni e 4 mesi di reclusione; Salvatore Incremona, 64 anni, di Comiso, condannato alla pena complessiva, riformulata in 10 anni e 4 mesi di reclusione; Giuseppe Lauretta, 36 anni, di Comiso, condannato alla pena complessiva, riformulata in 9 anni di reclusione; Sebastiano Occhipinti, 68 anni, di Santa Croce Camerina, condannato alla pena complessiva, riformulata in 8 anni di reclusione; Sheptim Xeka, 39 anni, originario dell’Albania, condannato alla pena complessiva, riformulata in 8 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione; Giuseppe Saccone, 45 anni, di Torre del Greco (NA), condannato alla pena complessiva, riformulata in 8 anni di reclusione, che spontaneamente si e’ presentato, per l’espiazione della pena, presso la Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma; e Ylber Xeka, 32 anni, nato in Albania, nei confronti del quale gli agenti hanno provveduto ad effettuare notifica dell’ordine di esecuzione per la carcerazione e decreto di sospensione del medesimo, che dovra’ espiare la pena residua di 7 mesi e 17 giorni di reclusione.
Gli indagati vengono indicati come appartenenti a un’organizzazione dedita al traffico di droga in tutta la provincia iblea. Durante le attivita’ di indagine erano gia’ stati effettuati numerosi arresti e sequestri di decine di chili di droga. Oltre agli odierni arrestati, altri sono i soggetti condannati a pene anche di 21 anni che non avevano presentato ricorso per Cassazione. Si tratta di una storica sentenza a seguito delle indagini della Squadra Mobile di Ragusa coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania. (ITALPRESS).
(Foto d’archivio)