Serviranno i tempi supplementari per provare a chiudere la trattativa sul governo, con un ulteriore verifica che passerà per il voto online della base Cinque stelle e per i gazebo della Lega. E’ ancora una fumata nera, infatti, quella che arriva oggi dal Quirinale, dopo che al Colle sono saliti sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini, che ieri sera avevano chiesto a Mattarella di essere ascoltati, dopo il weekend serrato al Pirellone. Restano ancora punti da limare, come hanno ammesso sia il leader Cinque Stelle Luigi Di Maio che quello leghista, Matteo Salvini. “Abbiamo chiesto al Presidente del tempo, qualche giorno, per ultimare il contratto di governo nel migliore dei modi”, ha subito detto Di Maio, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica.
“Non voglio prendere in giro nessuno. Il governo parte, e sarebbe una bellissima avventura, se può fare le cose”, ha detto poco dopo Matteo Salvini, salito al Colle per secondo. “Nessuno si scandalizzi – ha precisato – se per sincerità abbiamo chiesto qualche altra ora” per vedere se sui questi temi, e “il tema giustizia è centrale e partiamo da posizioni differenti”, si riesce a trovare una soluzione.
Una dilazione di tempo chiesta perché manca l’accordo su alcuni dei punti caldi che andranno a far parte del contratto. Richiesta a cui Mattarella ha detto sì, facendo leva sulla sua pazienza, ma di certo non con la volontà di assecondare una melina fine a se stessa, ma con lo scopo di togliere ogni alibi ai partiti che rivendicano di aver vinto le elezioni.
Con la Lega “non ci sono contrasti” per quanto riguarda la stesura del programma di governo, spiegano dai Cinque Stelle: “Su alcune cose c’è disaccordo, noi stiamo lottando per portare a casa i nostri punti”.
Tra i punti da chiarire il capitolo relativo alle infrastrutture, “dalla Tav alla Tap”. Per quanto riguarda invece la legittima difesa “c’è una certa sintonia, anche se la Lega alcuni punti li vuole ‘più forti’ e noi ‘un po’ meno'”. Dal versante leghista Matteo Salvini sottolinea che “non stiamo questionando sui nomi, capisco che la passione giornalistica sia quella del toto-premier e del calcio mercato…”, ammettendo però che qualche problema, c’è anche su quel versante. “Fosse solo quello…”, dice rispondendo a chi gli domanda se la trattativa con M5S si sta incagliando sul nome del ministro dell’economia.
I Cinque Stelle avrebbero comunque consegnato a Mattarella una copia della bozza del contratto di governo con la Lega. E in serata Danilo Toninelli ha assicurato che “ci vorranno 48-72 ore e avremo la chiusura del contratto di governo”.
E’ più vicino l’accordo di governo con il M5S o il voto? “Un accordo per il voto…”, risponde con ironia il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti al suo rientro a Montecitorio dopo le consultazioni al Quirinale. Intanto il prossimo weekend i due partiti pensano al giudizio della base, per un via libera definitiva all’accordo: confidiamo di poter indire la votazione sul contratto di governo M5S-Lega sulla piattaforma Rousseau prima del week-end. E’ quanto trapela dai vertici del Movimento 5 Stelle. Sabato e domenica, nei gazebo allestiti nelle piazze d’Italia, si terrà il referendum della Lega sul programma di governo.
Ai gazebo della Lega voto aperto a tutti per esprimersi su “abolizione della legge Fornero, nuove regole per l’immigrazione, legittima difesa, Flat Tax e riformulazione dei trattati europei”, spiega una nota di via Bellerio. (Sai/AdnKronos)