Continua il tam tam sul nome del professore Giuseppe Conte come possibile soluzione individuata dal M5S per la premiership. Nella mattinata esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle davano per certa l’intesa con la Lega su un nome condiviso arrivato dalle file pentastellate. Ma qualcosa nel corso della giornata si sarebbe inceppato e, allo stato attuale, il discorso rimane ancora aperto. Fonti vicine ai vertici del Movimento invitano alla prudenza e non confermano né smentiscono la voce secondo cui sarebbe stato fatto il nome di Conte al Presidente della Repubblica Mattarella durante le consultazioni. “Anche laddove lo avessimo fatto, il nome lo diamo solo a Mattarella”, dice il capogruppo M5S al Senato Danilo Toninelli.
Le stesse fonti assicurano che il nome del possibile candidato premier è sul tavolo ma “per ora la carta resta coperta e sarà svelata solo dopo la chiusura del contratto di governo”. Ad ogni modo, anche se si tratta di una flebile speranza per i grillini, il M5S confida ancora di portare Luigi Di Maio sulla poltrona di Palazzo Chigi.
Nato a Volturara Appula (Fg), laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma ‘La Sapienza’, Conte attualmente è professore ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze e vanta un’ampia esperienza di studio in Italia e all’estero. Prima del voto del 4 marzo il professore era stato indicato da Di Maio come possibile ministro per la Pubblica amministrazione, la de-burocratizzazione e la meritocrazia di un eventuale governo a 5 Stelle.
Oltre ad essere vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa – si legge nella scheda a lui dedicata apparsa sul Blog delle Stelle l’1 marzo, giorno della presentazione del team dei candidati ministri M5S – Conte “è stato anche Presidente della Commissione disciplinare e, tra gli altri incarichi, ha coordinato l’istruttoria che, recentemente, ha condotto alla destituzione del consigliere di Stato Bellomo, per i suoi comportamenti inappropriati con le allieve dei corsi di preparazione alla magistratura”. Ospite di Giovanni Floris a ‘Di Martedì’ su La7, il docente si è presentato così dopo l’investitura come possibile ministro 5 Stelle: “Il mio cuore ha tradizionalmente battuto a sinistra. Il mio primo contatto con il Movimento risale a quattro anni fa”. (Ant/AdnKronos)