Di Maio chiama il Quirinale. Pronto il nome del Presidente. Mattarella decide

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Di Maio ha chiamato il Quirinale. “Faremo un solo un nome per il Presidente del Consiglio.” Fonti interne ai due schieramenti spiegano che  “qualsiasi sarà il profilo scelto avrà comunque un programma di  governo e un indirizzo politico molto forte”, con le due figure di Di  Maio e Salvini che “avranno un ruolo fondamentale, indipendentemente  dalla loro presenza interna nell’esecutivo”.

Più semplice appare  invece l’intesa sui ministri: Giustizia, Economia, Esteri e Difesa  potrebbero essere affidati a nomi scelti da Di Maio; alla Lega la  guida dei dicasteri Interno, Sviluppo economico, Agricoltura e  Welfare.

Partita chiusa invece sul fronte del programma, dove restano da limare solo i dettagli: “Non ci sono punti difficili – assicura la deputata  grillina Laura Castelli al termine della riunione odierna – ci sono  temi che interessano i cittadini sui quali si discute e si va avanti e si scrive il contratto”.

Oggi si è “parlato di lavoro, di legge Fornero, di categorie  usuranti”, sono stati “fissati dei punti su molti temi” e “stiamo  andando avanti”. Del resto “il lavoro è abbastanza lungo, perché il  materiale è moltissimo, ma non ci sono punti dove non c’è accordo; ci  sono match di pezzi di programma e soluzioni; entrambi sono programmi  politici per cui hanno dentro soluzioni per i cittadini”.

Tra i temi maggiormente in discussione al tavolo di  Palazzo Pirelli, flat tax, legge Fornero e lotta all’immigrazione  clandestina, più cari al Carroccio; reddito di cittadinanza e legge  sul conflitto di interesse, più sentiti dai pentastellati.

Convergenza sarebbe già stata trovata sull’Ilva di Taranto e sul  taglio delle tasse, sul rilancio delle infrastrutture e il contrasto  alla disoccupazione, su riduzione della burocrazia, tutela  dell’ambiente e legittima difesa. Visione comune anche sui capitoli  scuola, sanità e sull’Europa. Ora la palla passa a Roma: i lavori  riprenderanno domani alle 14.30 negli uffici del gruppo Lega alla  Camera.        Sempre domani potrebbe esserci l’incontro al Quirinale. Intanto i  contatti tra i leader dei due schieramenti proseguono senza sosta.  Tanto che, dopo l’incontro al Pirellone, Salvini e Di Maio si sono  dati appuntamento nello studio di un commercialista, nel centro di  Milano, per continuare a discutere e trovare finalmente una sintesi  sul nome di un premier che riesca a mettere tutti d’accordo.        (Liv-Afe/Adnkronos)

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