“Come Ugl siamo profondamente turbati dopo gli arresti che ieri hanno coinvolto quella che riteniamo essere
l’istituzione per eccellenza a garanzia e difesa del lavoro e che, invece, è stata macchiata dall’onta della corruzione. Abbiamo piena fiducia nella magistratura, perché possa rendere giustizia ai lavoratori e ai loro rappresentanti che nell’ispettorato quotidianamente ripongono speranze e si affidano per la tutela dei diritti sanciti dalle leggi”. A dirlo è il segretario generale territoriale della Ugl etnea, Giovanni Musumeci, dopo il blitz della Guardia di finanza di ieri che ha portato all’arresto di quattro persone finite ai domiciliari (per altre cinque sono state disposte misure interdittive) nell’ambito di un’inchiesta per corruzione all’Ispettorato del lavoro etneo.
“Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti quei dipendenti dell’Itl di Catania che, giornalmente, lavorano con onestà e abnegazione e che si sono visti travolti da questo scandalo – aggiunge Musumeci -. Quel che ci angoscia ancor di più è il fatto che, nonostante elevati sistemi di prevenzione e controlli, ci siano ancora oggi vertici amministrativi
disposti a svendere la loro funzione e autorevolezza spesse volte per poco o nulla e che ci sia una politica pronta a cogliere queste debolezze per nutrirsi di un consenso non certamente libero. E’ intollerabile che ancora ci siano in giro amministratori e funzionari che pensano di gestire la cosa pubblica come una qualsiasi cosa personale. Ci auguriamo che questo rappresenti l’ultimo episodio di una serie inquietante che sta continuando ad infangare una grande
città, come Catania”.