Nazareno, quiete dopo la tempesta, ma non tutti fan festa

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Alla fine, come è spesso accaduto in  passato, quando la rottura sembra a un passo le diverse aree del Pd  siglano un tregua. Dopo una giornata di trattative e mediazioni, la  Direzione dem ha votato all’unanimità la relazione di Maurizio Martina in cui lo stesso reggente aveva chiesto di avere ribadita la fiducia  fino alla prossima Assemblea: “Io questa assunzione di responsabilità  me la prendo tutta”, ha spiegato lo stesso Martina nella replica in  Direzione. Un mandato pieno, quindi.

Gli uomini del reggente, che contava su un fronte che metteva insieme  franceschiniani, orlandiani, area Emiliano e governisti, alla fine  hanno esultato: “E’ la prima volta dal 2014 che si approva una  relazione all’unanimità”. La tregua dem dovrà superare la prima prova  già lunedì, quando la delegazione del Pd salirà al Quirinale per il  nuovo giro di consultazioni convocato da Sergio Mattarella. Ma, a  questo proposito, il passaggio della relazione di Martina sul no al  governo con il M5s è stato quello che in Direzione ha avuto subito  l’ok dei renziani.

L’esito ‘unanime’ della Direzione, però, è stato un traguardo  faticoso. Anche per le polemiche scoppiate intorno all’interpretazione di una ‘adesione’ piena di Martina alla linea indicata da Matteo  Renzi. “Nessuna resa, si fa politica”, ha scandito il reggente nella  replica. Mentre poco prima Dario Franceschini, nel suo intervento,  aveva spiegato: “Ma quale resa? Il tema del dialogo con il 5 stelle  non c’è più da domenica scorsa”.

Renzi ha seguito i lavori della Direzione, così come il  premier Paolo Gentiloni, che alla fine ha twittato soddisfatto per il  voto unitario su Martina. A latitare sono stati, tra i vari  interventi, i renziani. Così a interpretare l’esito della riunione  sono stati gli esponenti della altre aree del Pd. Come Michele  Emiliano: “Adesso il mandato di Martina è pieno”.

Per tutto il pomeriggio sono andate avanti al Nazareno le trattative.  Già in mattinata i renziani avevano fatto trapelare di aver messo a  punto un Odg unitario per evitare spaccature. “Ce lo ha chiesto  Martina, e noi responsabilmente lo abbiamo fatto. Ma a non essere  d’accordo sono state le altre aree”, spiegavano i renziani  sottolineando il fatto di aver scelto di non portare in Direzione il  documento Guerini ‘anti conta’ che intanto aveva raccolto oltre 120  firme tra i componenti della Direzione.

Una interpretazione che orlandiani, franceschiniani e area Emiliano  davano in senso esattamente opposto. Alla fine, è stato Martina a  chiedere il ritiro degli Odg e un voto solo sulla sua relazione. Un  esito che ha cancellato ogni riferimento esplicito alla data  dell’Assemblea. “Sarà entro maggio”, hanno assicurato renziani. Ma lo  stesso Renzi, ha chiarito il suo portavoce al termine della Direzione, “non ha fatto alcuna dichiarazione sulla data dell’Assemblea”.                (Gmg/AdnKronos)

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