Parlamentari 5 Stelle, sospesi ma non espulsi. Nel limbo, per ora   

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“Alla luce di alcune ricostruzioni  giornalistiche che sono state diffuse in queste ore e per evitare che  vengano effettuate strumentalizzazioni o speculazioni di basso livello occorre precisare alcuni aspetti relativi alla nostra attuale  situazione in Parlamento. Innanzitutto, va chiarito che formalmente  non siamo stati espulsi, ma sospesi in attesa di chiarire la nostra  posizione con i probiviri, che si pronunceranno entro giugno”. Lo  precisano in una nota i parlamentari cinque stelle ‘sospesi’ dal  Movimento, Silvia Benedetti, Salvatore Caiata, Andrea Cecconi, Antonio Tasso, Catello Vitiello.

“In secondo luogo -continuano- al momento dell’insediamento -in  ossequio all’art. 11 del codice etico del Movimento- siamo stati  invitati dalla Capogruppo, on. Giulia Grillo, a non iscriverci al  Gruppo parlamentare del M5S e, di conseguenza, siamo confluiti nel  Gruppo Misto ”d’ufficio”, ma con la ferma volontà di condividere i  valori, le idee e il programma dei Pentastellati”.

“È opportuno, inoltre -scrivono i parlamentari M5S- ribadire che  nessuno di noi, a dispetto di quanto si legge ancora oggi su un  quotidiano, ha mai firmato alcuna lettera di rinuncia alla elezione,  perché non previsto dalla Costituzione né da qualsivoglia legge della  Repubblica”.

‘Infine -sottolineano i parlamentari M5S-la scelta di creare un sottogruppo (componente) all’interno del Gruppo
Misto -peraltro non definitiva, come ben sanno gli addetti ai lavori parlamentari- muove dall’esigenza di tracciare un percorso comune che possa rappresentare e portare avanti l’idea di politica che si vuole perseguire, con la possibilità di godere di maggiori spazi in termini
di risorse e di tempistiche per gli interventi in aula”.

“Tali fattori sono indispensabili per svolgere al meglio il lavoro di deputato e non si pongono certamente in contrasto con la linea politica del Movimento. E dunque, posto che la nostra situazione è completamente in divenire, il MAIE di Borghese ha consentito questa
iniziale collocazione sulla scorta di un progetto da condividere: cambiare questo Paese e il tipo di politica che ha contraddistinto sino ad oggi i poteri del Palazzo. Invitiamo tutti a non diffondere informazioni non precise o tendenziose che possano, in qualsiasi misura, essere strumentalizzate”, concludono.

(Pol-Vam/AdnKronos)

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