"Tempo scaduto": le censure
di Grasso infiammano il web – VIDEO

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“Tempo scaduto”. “I suoi minuti sono scaduti”. “Non è possibile, abbiamo tempi stretti, mi spiace. Il suo tempo è scaduto”. “Mi scusi, tempo scaduto”. E via così. Il microfono si spegne, poi si riaccende. E parla Pietro il censore. Grasso, presidente del Senato, non fa sconti. E mentre i senatori parlano lui li interrompe.

L’intervento articolato che diventa monco sul più bello, la frase lasciata a metà, il silenzio improvviso (quando il microfono si spegne), poi il tackle di Grasso, impietoso: “Tempo scaduto”. Il video spopola su Youtube, il web ride. Come se fosse un tormentone da ascoltare, ammirare e ripetere. Al punto che il video è diventato in cult. Se fossimo altrove, le parole di Grasso sarebbero anche diventate spunto per una canzone rap.

Tre minuti per tutti. Ma con uno sconto. Perché l’avvertimento che il tempo a disposizione del senatore a vita Emilio Colombo è esaurito, fa scatenare proteste degli altri “colleghi”. “Il premanente riferimento alla Costituzione Repubblicana…”. Colombo viene tarpato. L’Aula stavolta si ribella con un brusio. Pietro Grasso, il padrone di casa, cerca di giustificarsi: “Purtroppo il tempo a sua disposizione è finito”. E giù critiche: “Signor presidente, è un fatto di cortesia. Su, signor presidente”, insorge il senatore Stefano Esposito. Grasso si squaglia e ridà la parola a Colombo che riparte tra gli applausi: “Mi hanno detto che avevo a disposizione 10 minuti, se non è così termino il mio intervento”, puntualizza Colombo. E Grasso: “Le erano stati assegnati tre minuti, ma continui pure…”.

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