Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato un decreto di attuazione dello statuto speciale della Regione Siciliana. Il testo stabilisce che, a decorrere dal 2017, vengono attribuiti alla Regione Siciliana i 3,64 decimi dell’Imposta sul valore aggiunto afferente all’ambito regionale, determinata, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “applicando annualmente al gettito nazionale IVA complessivo affluito al bilancio dello Stato, esclusa l’IVA all’importazione, al netto dei rimborsi, delle compensazioni e della quota riservata all’Unione Europea a titolo di risorse proprie IVA, l’incidenza della spesa per consumi finali delle famiglie in Sicilia rispetto a quella nazionale, cosi’ come risultante dai dati rilevati dall’ISTAT nell’ultimo anno disponibile”.
“La norma – si legge nella nota – si allinea, cosi’, alle disposizioni introdotte nel 2016, con le quali e’ stata fornita una nuova disciplina delle quote di compartecipazione del gettito delle entrate erariali spettanti alla Regione Siciliana che prevedono, in particolare, che esclusivamente per l’imposta sul reddito delle persone fisiche, il metodo del “maturato” si sostituisca al metodo del “riscosso”, caratterizzato dal fatto che le compartecipazioni sono acquisite sulla base del luogo di versamento dei tributi”.
Alla riunione del Consiglio dei ministri ha partecipato l’assessore alle infrastrutture e alla mobilita’ Marco Falcone, delegato dal presidente Nello Musumeci. (ITALPRESS).