Simona Vicari è stata sottosegretaria di Stato ed ha fatto parte del governo Renzi e, successivamente, Gentiloni, finché non si è imbattuta, suo malgrado, nella storia del Rolex che l’armatore trapanese Ettore Morace, al centro dell’indagine sulla presunta corruzione nel trasporto marittimo ( “Non ho mai corrotto nessuno”),le ha regalato per Natale . Si dimise a causa dell’inchiesta che ne seguì e coinvolse i Vip trapanesi della politica e non solo.
L’armatore trattava i suoi amici (e le sue amiche) con i guanti gialli Il Rolex, però, era troppo, un regalo inusuale. Comunque sia, Simona Vicari restituì l’omaggio dopo l’apertura dell’inchiesta e le sue dimissioni. Che avrebbe potuto fare di più? Niente.
Il fatto è che Alterativa Popolare, il partito di Angelino Alfano è andato in crisi, subendo una scissione alla vigilia delle politiche. Ospitava due anime, una di centro destra, vicina a Silvio Berlusconi, con i “nordisti” Formigoni e Lupi in testa, e l’altra, prevalentemente meridionale, con l’eccezione di Casini, legata al centrosinistra. Un’area che non avrebbe certo riproposto la candidatura di Simona Vicari in un “buon” collegio, specie dopo l’abbandono di Angelino Alfano. E a questo punto, Simona Vicari, che nei talk show non era mai stata tenere con Silvio Berlusconi, fa un lieve passo di lato. Resta al centro, ma è un centro che guarda a destra e Forza Italia con Berlusconi porta bandiera. Quale centro? Quello di Saverio Romano, che l’accoglie in “!Noi con l’Italia”. A braccia aperte? Non esageriamo…
Il problema della senatrice non è stato risolto forse a causa dello scarso entusiasmo e della folla di pretendenti che annusano aria di vittoria. Saverio Romano avrebbe subito un legittimo pressing dalla senatrice perché si batta a suo favore. Il collegio vincente, plurinominale, magari capolista.
Quante chances ha Simona Vicari di raggiungere l’obiettivo? Poche, molto poche. Ma lei è tenace, determinata, ed esce dal guscio post-Rolex con disinvoltura ed eleganza. Si occupa di cose serie, come l’unità del centrodestra. Proprio così. Non sembra vero, dal momento che non ha avuto alcun indugio ad schierarsi con Angelino Alfano ed i “governativi” di FI.
“Uniti si vince”, spiega la senatrice in una nota. “. E’ questo il segnale che ci hanno consegnato tutti i sondaggi di queste ultime settimane e, prima ancora, il risultato elettorale siciliano. Ma la vittoria a portata di mano non deve farci distrarre. Occorre restare insieme e per farlo è necessario rispetto reciproco e pari dignità politica fra le forze che compongono il centrodestra”.
”Sono certa -aggiunge- che le incomprensioni che rischiano di far saltare il tavolo potranno essere superate recuperando quel rispetto che ‘Noi con l’Italia’ merita all’interno della coalizione. Il centro oggi è più che mai ago della bilancia e rappresenta valori ben riconoscibili nel Paese dei quali non si può fare a meno”.
Se sospettate che Simona Vicari sia personalmente interessata a quel “tavolo” ed al rispetto che esso deve avere per le persone di prim’ordine come lei, potreste essere dei malpensanti ed insieme vedere giusto. (Pol-Red/AdnKronos)