Si terranno da domani al 21 gennaio gli eventi commemorativi per il 18esimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi, promossi dalla Fondazione a lui intitolata. Come ogni anno la tomba dell’ex Presidente del Consiglio e leader socialista a Hammamet, in Tunisia, sarà meta di un ‘pellegrinaggio’ dei suoi fedelissimi che rinnovano il ricordo di una delle personalità più discusse della storia politica italiana, in ”auto-esilio” o ”latitante” (a seconda dei punti di vista) dal 1994 nel paese nordafricano, che allora era guidato dal suo amico ed ex presidente Zine El Abidine Ben Ali.
Oltre alle consuete iniziative, si terrà sabato 20 gennaio, alle ore 11, presso il Museo del Bardo a Tunisi l’incontro dal titolo ‘La cultura Mediterranea: ricetta di sviluppo e di pace’, al quale prenderanno parte il ministro dei Beni Culturali tunisino, Mohamed Zine El Abidine, l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Raimondo De Cardona, il direttore dei musei tunisini, Moncef Ben Moussa e il presidente della Fondazione Craxi, Stefania Craxi. Durante l’evento verrà reso omaggio alle vittime dell’attentato terroristico del 18 marzo 2015.
“L’iniziativa – si legge in una nota della Fondazione Craxi – vuole essere un messaggio a quanti in Europa guardano con timore e sospetto alla Tunisia, un paese ricco di bellezze storiche, culturali e paesaggistiche, la cui economia, a forte vocazione turistica, è stata profondamente minata dagli attacchi terroristici e vive oggi una fase di turbolenza sociale da cui originano le proteste dei recenti giorni”.
“Vogliamo lanciare con questa 18esimo anniversario un messaggio concreto di sostegno e vicinanza al popolo ed alla democrazia tunisina – dichiara Stefania Craxi – La Tunisia ha non ha solo bisogno di aiuti dell’Europa e dei suoi governi, di cooperazione commerciale ed economica, ma di essere conosciuta e visitata dai cittadini europei, di essere attrattiva per i tanti giovani che possono vivere questa realtà grazie ad Erasmus+ e con la quale si possono sviluppare programmi di ricerca ed innovazione finanziati da Horizon2020”. “In sostanza – prosegue la figlia del leader socialista – bisogna vincere diffidenza e paura, ripercorrere rotte millenarie e vivere in pieno la dimensione mediterranea sfruttando le tante opportunità a nostra disposizione, senza restare solo ostaggi di pregiudizi e delle pur presenti contraddizioni”.
“È nella paura, nell’isolamento, che prosperano gli estremismi. Conoscenza e cultura non sono pertanto solo un antidoto contro il terrorismo, ma gli strumenti necessari per la crescita e lo sviluppo condiviso dell’area Mediterranea. Per giunta, per noi italiani, è un’occasione da cogliere al volo per ritrovare in quest’area le ragioni di un nostro rinnovato protagonismo internazionale”, conclude Craxi. (Rak/Adnkronos)
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