La vittima è stato trovata nella casa in cui viveva da
solo il 3 febbraio del 2017. Per l’accusa il decesso sarebbe da
mettere in relaziona all’aggressione che l’uomo, 15 giorni prima,
aveva subito a parte dei due imputati, allora di 15 e 16 anni. Dalle
indagini dei carabinieri emerse che “dopo accenno di rimprovero” il
64enne sarebbe stato “strattonato a terra e colpito con pugni e
calci”.
A bloccare i minorenni erano stati degli operatori ecologici. La
vittima, su consiglio del medico di famiglia, si era recato in
ospedale dove gli avrebbero diagnosticato una “frattura della parete
anteriore laterale, mediale e superiore del seno mascellare destro”
con “una prognosi di 30 giorni”. L’uomo e’ tornato a casa, dove è
stato trovato morto 15 giorni dopo dalla sorella che ha presentato
denuncia.
Hanno chiesto l’accesso al rito abbreviato i due ragazzi di Modica, di 16 e 17 anni, accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di A.P., 64 anni, con l’aggravante di aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.
La richiesta è stata depositata dai loro legali al Gup del Tribunale per i minorenni di Catania, Alessandra Chierego, davanti la quale era pendente la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore Caterina Ajello e dal sostituto Silvia Vassallo. Il Gup ha rinviato il procedimento al 5 dicembre prossimo per decidere anche sull’uso della stenotipia in aula.
(Ftb/AdnKronos)