Si apre uno spiraglio, forse più che uno spiraglio.Luigi Di Maio a ‘In mezz’ora’ su Rai Tre. annuncia: “Se il punto è realizzare cose per gli italiani e l’ostacolo è Di Maio premier, allora a Salvini dico: scegliamo insieme il presidente del Consiglio, a condizione di realizzare reddito di cittadinanza, abolizione della Fornero e seria legge anti-corruzione”.
Il premier deve essere “una personalità in grado di capire il momento storico. Non ho un pregiudizio verso i tecnici, ma non deve pensare solo ai conti. C’è bisogno di gente che
metta insieme la testa e il cuore”. In ogni caso, un governo tecnico “noi non lo voteremmo assolutamente”.
“L’idea è di proporre un contratto di governo M5S-Lega con un presidente del Consiglio condiviso. A questo punto la palla passa al centrodestra. Decida cosa fare”.
“Se non c’è la possibilità di un governo politico, allora per noi si dovrà tornare al voto”. Il leader M5S ha sottolineato che
“un governo del Presidente non avrebbe i voti, perché noi non lo
voteremmo e, a quanto mi risulta, nemmeno la Lega”. M5S voterebbe contro, dunque? “Per forza”.
“Riconosciamo Mattarella come garante e non facciamo pressioni sul Presidente della Repubblica. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi a trovare una soluzione politica al lavoro del Presidente”
“Rispondere con il due di picche al voto di 11 milioni di persone? C’è il rischio che una forza politica come la nostra si allontani dalla democrazia rappresentativa. I cittadini direbbero: ma come abbiamo votato, fatto diventare M5S il primo partito e ci rispondono picche perché Renzi e Berlusconi il governo lo
vogliono fare loro? Non voglio minacciare nulla, ma c’è il rischio chela gente non creda più nelle istituzioni. Il Movimento è l’argine a certe derive…”
“Riconosciamo Mattarella come garante e non facciamo pressioni sul Presidente della Repubblica. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi a trovare una soluzione politica al lavoro del Presidente”