Riflettori sui “sospesi” dal M5S, potrebbero essere i nuovi Responsabili

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Spettatori interessati del nuovo round di  incontri domani al Quirinale saranno i parlamentari sospesi dal  Movimento 5 Stelle e confluiti nel Maie, componente del gruppo Misto  alla Camera. I 5 deputati grillini ‘ripudiati’ sono Silvia Benedetti,  Salvatore Caiata, Andrea Cecconi, Antonio Tasso e Catello Vitiello. A  questi si aggiungono i senatori Maurizio Buccarella e Carlo Martelli,  entrambi coinvolti nella vicenda delle restituzioni ‘fake’ e per  questo scomunicati dal leader Luigi Di Maio.

Dopo un primo incontro nei giorni scorsi, domani pomeriggio, dopo la  sfilata delle delegazioni dei partiti al Colle, gli ex deputati  grillini si incontreranno per tirare le somme e decidere quale linea  tenere, sulla base degli elementi che emergeranno dalle nuove  consultazioni per la formazione del governo. I riflettori sono puntati su Salvatore Caiata, indicato dagli ex deputati grillini come loro  ‘rappresentante’ all’interno del Misto. Una specie di ‘portavoce’  delle istanze del gruppetto di eletti.

Le mosse dei ‘sospesi’ del M5S restano sotto la lente di ingrandimento delle forze politiche, tutte alla ricerca di ‘responsabili’ da  arruolare per le più svariate maggioranze. Evocati da Silvio  Berlusconi a più riprese e oggetto del corteggiamento di tutti gli  aspiranti scout per formare il governo, gli ex grillini non prendono  posizione ufficialmente e guardano ai temi al centro dell’agenda del  prossimo esecutivo. “La nostra bussola è il programma”, afferma  all’Adnkronos a taccuini chiusi uno dei 5 deputati eletti col M5S e  ora nel Misto.

Al momento però il patron del Potenza Calcio Caiata non  si sbilancia e preferisce restare in silenzio: “Appena sarà il momento chiariremo la nostra posizione”, risponde così all’Adnkronos alla  domanda su quale sarà l’orientamento della compagine degli ex grillini qualora dovesse vedere la luce un esecutivo ‘di tregua’.

In questo momento nella compagine dei ‘sospesi’ regna un clima di  attesa. I parlamentari del Maie aspettano che sia trovata la  quadratura del cerchio, poi passeranno all’analisi delle proposte dei  vari partiti: “Innanzitutto – fanno sapere dal gruppo – bisogna capire a chi Mattarella darà l’incarico, perché ci sono troppe variabili in  campo”.

“Il nostro – spiega un ex grillino – è un approccio attendista, con la fermezza di non doversi sentire per forza ‘responsabili’ alla vecchia  maniera. Aspettiamo di sapere quale sarà il programma dell’eventuale  governo e dove vuole andare a parare”.

Le posizioni in campo e le relative sfumature però  variano. C’è chi dice di preferire un governo politico a un esecutivo  di larghe intese o di tregua. “Questi governi non mi entusiasmano: i  cittadini non si meritano un’altra esperienza come quella di Monti”,  rimarca un esponente del Maie, che aggiunge: “L’elettorato ha detto  che il primo partito è il M5S e la prima coalizione è quella del  centrodestra. Chi ha vinto deve essere messo nelle condizioni di  provare a fare un governo politico”.

Tra gli ex grillini c’è anche chi preferisce rimanere fedele alla  linea tracciata dal Movimento 5 Stelle, che finora si è detto  indisponibile ad appoggiare un eventuale governo di tregua: “Io tengo  quella linea lì. Se il Movimento decide di appoggiare un governo, lo  appoggio; se decide di non appoggiare, non lo appoggio”, ha detto  chiaro e tondo all’Adnkronos il deputato Andrea Cecconi.

Per avere una posizione unitaria non resta dunque che aspettare la  giornata di domani, quando alle consultazioni dei partiti tra gli  arazzi del Quirinale seguiranno quelle in forma ridotta degli ex  grillini sui divanetti di Montecitorio.        (Ant/AdnKronos)

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