Cambia allenatore, ma la minestra no. Ma è davvero tutta colpa dell’allenatore? Il Palermo riuscirà a ritornare in serie A? Ed è davvero questa la squadra che vogliamo vedere tra le grandi? Tante le domande che caratterizzano questo finale di stagione. Avremmo voluto vedere un sprint finale anema e core e invece cosi non è.
Nel match di ieri allo stadio “Liberati” di Terni, il Palermo di Stellone vince ma soffre. E soffra molto, come al solito negli ultimi fatidici minuti, quando le gambe reggono fino a un certo punto.
Ripassiamo la storia della partita, può essere utile ai fini della comprensione dello stato dell’arte. Ormai non c’è nessun mistero: la preparazione atletica dei rosanero è carente, lo denuncia anche il numero di infortuni “fisiologici” a fine campionato.
Nei primi minuti di gioco nessuna emozione in campo, tranne per il vantaggio firmato La Gumina, che arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo una distrazione della retroguardia della Ternana, che vede sempre più vicina la lega pro. E’ proprio il beniamino dei rosanero autore di una bellissima doppietta sul finale dei primi 45’ regolamentari. La Gumina si rivela il jolly. Una botta di fortuna, visto che Nestorovsky è sparito dall’orizzzonte.
Nella seconda meta di gioco, i rosanero trovano il terzo gol con Rolando, che condanna definitivamente la Ternana alla retrocessione. Risultato archiviato, dunque. Neanche per sogno. Viene fuori il solito Palermo, gambe molli, pauroso, distratto. Una caduta verticale. Senza quel bottino cospicuo, tre goal nel sacco della Ternana, i rosanero sarebbero usciti dal Liberati con una nuova sconfitta.
Una retroguardia traballante riaccende le speranze dei padroni di casa, che in 3 minuti riaprono il match con Finotto e Tremolada. La paura è la protagonista del finale di gara per il Palermo, che rischia veramente di perdere una partita già chiusa sul 3-0.
Alla fine anche il coach è costretto a farsi la croce e ringraziare il Padreterno. Il triplice fischio salva il Palermo dal tracollo. E’ arrivata ieri la prima vittoria per Roberto Stellone alla guida del Palermo. Tre punti fondamentali per i siciliani che sperano ancora di poter entrare dalla porta principale della serie A. Ma un blackout davvero inspiegabile ha rischiato di mandare in fumo l’ultimo treno per la promozione diretta. La vittoria arriva con troppa sofferenza, troppi errori dei singoli. Ma questa volta la fortuna sembra essersi schierata dalla parte dei rosanero e la compagine siciliana la fa franca.IL futuro è incerto, ma con il risultato al Liberati, sorride un pò di più.