Migranti e rifugiati accolti o rifiutati, nella storia e nell’attualità. Sul fenomeno al centro del dibattito politico nazionale e internazionale si concentreranno le riflessioni e i contributi di centinaia di studenti dei collegi dei Gesuiti di tutto il mondo, che parteciperanno al 35esimo convegno internazionale ‘I Gesuiti e la storia’ dedicato al tema ‘I Gesuiti e i migranti’, in programma domani e venerdì all’istituto Gonzaga di Palermo, dalle 8.15 alle 13. All’apertura dei lavori interverranno, tra gli altri, Pietro Bartolo, medico a Lampedusa in prima linea nelle cure ai migranti sbarcati, e Simona La Placa, vice presidente del Centro Astalli di Palermo. L’appuntamento internazionale fu ideato da padre Giuseppe Patti, a Palermo, nel 1983 e, giunto alla sua trentacinquesima edizione, permette ai ragazzi di tutte le parti del mondo di dibattere su una delle sfide di oggi. Provenienti dai collegi dei Gesuiti dell’Argentina, della Lituania, dell’Ungheria e da quelli della Provincia Euromediterranea di Malta, Albania, Milano, Torino, Roma, Napoli, Messina, un centinaio di studenti liceali, si confronteranno con i loro coetanei di Palermo sull’emergenza migranti, alla luce delle dell’operato storico dei Gesuiti su questo tema. “La Sicilia è luogo di sbarchi, di scontri e incontri con questa nuova emergenza e l’identità della Palermo del futuro può essere proprio nell’inclusione e nell’accoglienza – sottolinea il direttore generale dell’istituto Gonzaga-ISP, padre Vitangelo Denora – Proprio per questo motivo il convegno rilancia questo tema a Palermo, mettendo insieme le istituzioni della Compagnia di Gesù (l’Istituto Gonzaga, il Centro Astalli, l’Istituto Arrupe) nell’impegno di promozione di una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione”.
AdnKronos