“Lavoro, credito, mezzogiorno’. E’ lo slogan del VI congresso regionale della Uilca Sicilia, il sindacato che raggruppa i lavoratori del credito, delle assicurazioni e delle esattorie, in programma domani pomeriggio e venerdì mattina a Palermo nei locali del Cral del Banco di Sicilia, in via Rosolino Pilo. “In un anno il sistema bancario siciliano ha perso più di 90 sportelli – dice il segretario generale uscente della Uilca Sicilia, Gino Sammarco – e sono fuori dal ciclo produttivo più di mille lavoratori. Con il Foc, Fondo per l’occupazione, finanziato da tutti i lavoratori bancari si effettuano assunzioni di giovani, ma in Sicilia no. Due banche di credito cooperativo non esistono più e registriamo le fusioni di Banca Nuova in Intesa San Paolo e del Credito Siciliano in Credito Valtellinese, con disagi per clientela e operatori del settore”.
I lavori, che vedranno la partecipazione di 120 delegati provenienti da tutta la Sicilia, in rappresentanza di circa 3.000 iscritti, saranno presieduti dal segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, e si apriranno con la relazione di Sammarco, che non si ricandiderà perché chiamato ad altri incarichi in sia confederali sia in segreteria nazionale Uilca. Interverrà in entrambe le giornate congressuali e concluderà i lavori venerdì mattina il segretario generale della Uilca, Massimo Masi. “Molti Comuni siciliani non hanno più uno sportello bancario presente sul proprio territorio – conclude il segretario uscente -, per non parlare delle preoccupazioni che provoca la rivisitazione di Crias, Ircac e irfis e le incertezze sul futuro di Riscossione Sicilia”.
AdnKronos