Il 1° Maggio, festa dei lavoratori, ovvero la festa del lavoro, nasce come momento di lotta di tutti i lavoratori, per affermare i propri diritti e per migliorare la propria condizione. Dal 1866, negli Stati Uniti, un grande movimento di lavoratori iniziò a battersi per l’approvazione di una legge che fissava le “otto ore come limite legale dell’attività lavorativa”. L’entrata in vigore della legge fu fissata per il 1 Maggio 1867, per quel giorno venne organizzata a Chicago una grande manifestazione, in cui diecimila lavoratori diedero vita ad un enorme corteo. L’1 Maggio del 1886, i lavoratori di Chicago incrociarono le braccia in numerose fabbriche, chiedendo il rispetto della legge sulle otto ore, si susseguirono scioperi e manifestazioni, che vennero represse dalla polizia, causando numerose vittime, che vennero ricordate come “i martiri di Chicago”.
Le manifestazioni per l’1° Maggio si espansero in tutto il mondo, e il 1 maggio 1891 la Seconda Internazionale rese permanente quella che, da lì in avanti, sarà la “festa dei lavoratori di tutti i paesi”. A cavallo del ‘900 l’obiettivo delle otto ore viene messo da parte per lasciare il posto alle lotte per le condizioni di miseria in cui si trovano le masse lavoratrici, con quelli che vennero chiamati “i moti per il pane”.
Nei primi anni del Novecento il 1 maggio è caratterizzo anche dalla rivendicazione del suffragio universale e in seguito per la protesta contro l’impresa libica e contro la partecipazione dell’Italia alla guerra mondiale. Con l’avvento della dittatura fascista, venne proibita la celebrazione del’1 Maggio in Italia.
Il 1° maggio 1945, dopo la liberazione, partigiani e lavoratori, anziani militanti e giovani, si ritrovarono insieme nelle piazze d’Italia. Dopo la scissione sindacale avvenuta intorno al 1948, bisognerà attendere il 1970 per vedere nuovamente i lavoratori che celebrano uniti la loro festa senza distinzioni politiche.
Oggi un’unica grande manifestazione politica unita ad concerto rock organizzato da Cgil, Cisl e Uil per i giovani, aderiscono perfettamente allo spirito del 1° Maggio, giorno di festa, ma anche di mobilitazione e di lotta.
Il lavoro, i diritti, i giovani, la sicurezza sul lavoro, la legalità. Sono i temi al centro delle iniziative sindacali che si terranno in Sicilia: a Portella della Ginestra, quest’anno, la tradizionale manifestazione della Cgil ha per titolo Lavoro di oggi, diritti di sempre. A organizzarla sono la Camera del Lavoro di Palermo, la Cgil Sicilia e il Nidil Cgil, la categoria del lavoro atipico.
Il concentramento sarà alle 9.30 alla Casa del popolo di Piana degli Albanesi. Un primo maggio dedicato ai tanti lavoratori delle comunicazioni, settori in cui orbitano migliaia di precari, come gli operatori dei call center, con contratti che non consentono di avere una stabilità produttiva. E per la Cgil sarà occasione di rilanciare la richiesta di verità e giustizia per le vittime di Portella. «Non c’è dubbio che il fatto principale avvenuto all’inizio della storia repubblicana sia Portella della Ginestra. È stata la prima grande strage coperta da depistaggi, silenzi e collusioni di Stato, che ha stravolto il resto della storia d’Italia. Ci aspettiamo dunque – ha detto il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà – che il presidente del Consiglio dia corso a questa intenzione e che a partire dai documenti desecretati su Portella la Commissione parlamentare stragi apra un capitolo nuovo per fare luce sui fatti del ’47 che tanto hanno influito sul lungo sistema di coperture di cui ha goduto la mafia e che le ha consentito di progredire e diventare l’organizzazione criminale che conosciamo. Dopo tante promesse fatte negli anni passati, chiederemo che si riapra il processo su Portella della Ginestra finito come tanti altri processi sulle stragi, in una bolla di sapone, e che si dia un nome e un volto a mandanti ed esecutori».
Poi il Corteo e i comizi di Enzo Campo (Camera del lavoro di Palermo), Michele Pagliaro (Cgil Sicilia) e Claudio Treves (Nidil nazionale).
Manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Raffadali sul tema “Sicurezza: il cuore del lavoro” con concentramento alle 16 davanti il Palazzo Municipale, corteo e comizio conclusivo alle 18 in Piazza Progresso. Parleranno Alfio Mannino, segretario generale della Flai Cgil Sicilia, Veronica Iacono, segretaria della Cisl e Raffadali, Gero Acquisto, segretario della Uil di Agrigento.
Nel trapanese manifestazioni a Paceco, dove parlerà il segretario generale della Fiom, Roberto Mastrosimone, Campobello di Mazara (sfilata con la banda musicale, corteo per le vie della città e alle 12.30 comizio a piazza Garibaldi. Altre iniziative a Napola (Erice) e Valderice.