“Non servono solo gli slogan di facciata, ne le dichiarazioni di intenti, per far capire all’opinione pubblica cio’ che non si e’, il risultato finale infatti e’ il lento abbandono del territorio”. Cosi’ l’UGL Sicilia interviene sulle politiche di Unicredit in Sicilia. “Non e’ purtroppo un fenomeno endemico o ristretto a Unicredit nell’isola – afferma il sindacato -, bensi’ una tendenza frutto di una ben preordinata strategia da parte dei banchieri, capillare e sistemica, volta a rendere smart il servizio ai clienti, ossia smaterializzando i servizi, spesso esternalizzandoli, eliminando alla radice il rapporto umano con i clienti, abbattendo i costi – spiega l’UGL Sicilia – lo dimostra l’eliminazione sempre piu’ diffusa degli operatori di sportello, vale a dire i tradizionali cassieri”.
“Condividiamo in pieno – aggiunge il sindacato UGL – la forte presa di posizione della FABI da parte dei coordinatori aziendali, la quale ha stigmatizzato con un documento i comportamenti aziendali giudicati incomprensibili, anche alla luce – spiega l’UGL – della gravissima dismissione del comparto del credito su pegno, senza l’avvio di un costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, che comunque invitiamo a prendere posizione, in particolare le 3 confederazioni sindacali, coinvolgendo, ci auspichiamo, anche il nuovo governo regionale, su una vicenda che sta assumendo dimensioni preoccupanti, considerato l’avvio degli esodi in Unicredit, quindi il conseguente svuotamento di interi uffici ed agenzie e la mancanza totale di un turn over di assunzioni in Sicilia.
“Sarebbe anche opportuno – rilancia l’UGL – potere tornare ad accarezzare l’ipotesi come gia’ attuato con successo presso le Poste Italiane di uno scambio genitore-figlio, speranza di lavoro per i nostri giovani, anche se Unicredit sin dalla sua genesi, non ha mai voluto considerare questa valida alternativa.
“Urge conclude – l’UGL Sicilia – l’avvio immediato di un tavolo negoziale nazionale a Milano con i Coordinamenti Centrali dei sindacati di categoria, e l’avvio della cosiddetta semestrale, prevista dal contratto nazionale di lavoro dei bancari, importante strumento di verifica e confronto sui dati aziendali riferiti al territorio”. (ITALPRESS)