Tentata concussione, rinviato a giudizio presidente Consiglio comunale di Palermo. Sindaco:” Ci costituiremo parte civile”

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Con l’accusa di tentata concussione, il gip di Palermo Nicola Aiello ha rinviato a giudizio il presidente del  Consiglio comunale di Palermo, Salvatore Orlando. Ad accusare Orlando  due funzionari comunali. Secondo i due, Orlando avrebbe fatto  pressioni sulla nomina di un dirigente.

Il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Toto’ Orlando e’ accusato di tentata concussione. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lui e per il dirigente comunale Antonino Rera che Orlando ha sostenuto nella corsa a un incarico di Alta professionalità.

E sulla vicenda è intervenuto il sindaco, Leoluca Orlando: “Il Presidente del Consiglio Comunale mi ha informato poc’anzi del suo rinvio a giudizio per una indagine condotta dalla Procura di Palermo.Nel ribadire fiducia nel fatto che il Presidente Orlando potrà dimostrare la correttezza del proprio operato, non posso che confermare che l’Amministrazione comunale, come sempre fatto nei procedimenti giudiziari che coinvolgono Amministratori e dipendenti, si costituirà Parte civile nel procedimento”.

Lo ha dichiarato il Sindaco, Leoluca Orlando, alla notizia del rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio Comunale.

La vicenda, risalente al 2015, riguardava il conferimento dell’incarico di responsabile dell’ Ufficio di consulenza giuridico amministrativa per le attività istituzionali dell’organo consiliare. Incarico che Rera non ottenne malgrado le pressioni esercitate da Orlando su alcuni membri della commissione valutativa.

La richiesta  avanzata anche per il dirigente comunale Antonino Rera accusato di  favoreggiamento. Secondo il pm Claudia Bevilacqua, Orlando avrebbe  abusato dei suoi poteri e del suo ruolo per spingere due componenti –  Serafino Di Peri e Dario Gristina – della commissione valutativa ad  assegnare l’incarico di responsabile dell’ufficio consulenza giuridico amministrativa del Consiglio a Rera.

Mail e incontri ricostruirebbero il tentativo di concussione da parte  di Orlando. Le pressioni non sarebbe però andate a buon fine dato che  per quell’incarico fu scelto Niccolò Giuffrida. L’accusa di  favoreggiamento nei confronti di Rera nasce invece dal non aver  riferito agli inquirenti di questi incontri.

“Nei tempi giusti  dimostreremo che non vi sono state né minacce né atti di concussione  da parte del presidente del consiglio comunale ha commentato nei giorni scorsi l’avvocato Nino Caleca.

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