I cognomi come brand: Lo Curto, Di Paola, Giustolisi, Giummarra

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LO CURTO

(come Eleonora Lo Curto, deputata regionale dell’UDC)

Lo Curto nasce dalla cognominizzazione di un originario soprannome legato al termine dialettale “curto” e riferito alla bassa statura del capostipite. Varianti: Curti, Curto, De Curti, De Curtis, di Curti. E’ un cognome raro, diffuso in una settantina di comuni italiani, in Sicilia nelle zone dell’agrigentino (Palma di Montechiaro, Agrigento, Ravanusa, Naro, ecc.), del palermitano (Palermo, Collesano, Campofelice di Roccella, Caltavuturo, ecc.), del trapanese (Santa Ninfa, Marsala, Castelvetrano), del nisseno (Caltanissetta, Gela, Serradifalco), del catanese (Militello Val di Catania, Scordia), dell’ennese (Barrafranca, Enna). Alcune famiglie Lo Curto sono attestate in Lombardia (zone Milano e Monza), nel Lazio, in Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Campania.

Riferimenti storici e personaggi. ELEONORA LO CURTO (Palermo 23/9/1955), deputata regionale iscritta al Gruppo UDC – Unione dei Democratici Cristiani e dei Democristiani di Centro; all’ARS è componente della Commissione II – Bilancio, segretaria della Commissione IV – Ambiente, territorio e mobilità e componente della Commissione Verifica dei poteri; è segretaria del Gruppo parlamentare UDC. Una delle donne più in vista della politica trapanese, alla seconda esperienza da parlamentare regionale, è stata nel 2006 europarlamentare, la prima donna siciliana ad essere eletta nel Parlamento europeo. Laureata in pedagogia, dirigente scolastico a Marsala, è stata vice presidente della provincia e vicecommissario dell’MPA (Movimento per l’Autonomia) a Trapani. CLAUDIO LO CURTO (Naro 20/1/1947 – Sassari 14/5/1917), magistrato, ex Presidente del Tribunale di Lanusei e a lungo Avvocato generale della Repubblica nella sezione distaccata della Corte d’Appello di Sassari; profondo conoscitore di criminalità organizzata, omicidi, traffico di droga, sequestri di persona, si è occupato di casi importanti come l’istruttoria -.bis per l’omicidio del magistrato Rocco Chinnici, l’inchiesta per l’assassinio di Gian Giacomo Ciaccio Montalto, il processo per l’autobomba contro Carlo Palermo, ecc. Ai tempi del maxiprocesso contro la mafia siciliana di Palermo, andò in ritiro per un mese all’Asinara con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per scrivere l’istruttoria. Esperto balistico scrisse il libro “Armi e munizioni comuni e da guerra” diventato da tempo manuale di studio all’università; fu docente nella Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. GIOVANNI LO CURTO (Roma 19/3/1946), pittore; con il padre, Masia, Tositti e Zagami ha fondato il Circolo degli Artisti il “Pennellaccio” di Torino di cui è stato primo presidente e, successivamente, presidente onorario a vita. Con le sue opere ha partecipato a varie manifestazioni artistiche ricevendo consensi da collezionisti, critici e stampa.

 

DI PAOLA

(come Nunzio Nuccio Di Paola, deputato regionale del M5S)

Di Paola è una forma cognominale matronimica: sta per “ i figli di Paola”, la capostipite. E’ la cognominizzazione del nome Paolo (femminile Paola) che continua il cognomen del latino repubblicano Paulus o Paullus, originato dai termini “paulus o paullus”, diminutivi di “paucus”, poco, nel significato di “il piccolo” o “il giovane”. Il nome fu diffuso in tutto il mondo cristiano per il prestigio e il culto di San paolo di Tarso. Di Paola potrebbe derivare, in alcune zone della penisola, da toponimi quali Paola o Marina di Paola (Cosenza), Paolini (TP), Colle di Paolo nel teatino, o simili. (riferito ad un capostipite proveniente da Paola o in qualcuna delle suddette località). E’ un cognome tipicamente meridionale che ha ceppi soprattutto in Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, ma è noto anche nelle altre regioni italiane, Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Liguria, ecc. Nell’isola ricorre soprattutto nel palermitano (Palermo, Cefalù, Alimena, Villalba, ecc.), nel messinese (Messina, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Milazzo, ecc.), nel catanese (Catania, Castel di Iudica, Adrano, Trecastagni, ecc.), nel trapanese (Trapani, Mazara del Vallo, Marsala, ecc.) nel siracusano (Floridia, Siracusa, Palazzolo Acreide, ecc.), ed è noto anche nelle altre province.

Riferimenti storici e personaggi. Antica e nobile famiglia siciliana, originaria di Monteleone, ebbe, fra gli altri, un Giacomo, avvocato e proconsole di Sicilia sotto re Giovanni; un Pietro, barone di Monserrato; un Salvatore, dottore in leggi, giudice in Catania negli anni 1740/41; un Pietro Paolo, dottore in leggi, giudice della Gran Corte del regno nel 1742. NUNZIO NUCCIO DI PAOLA (Gela 11/6/1982), deputato regionale eletto nelle liste del M5S: è componente della Commissione IV – Ambiente, territorio e mobilità e della Commissione V – Cultura, formazione e lavoro. Docente e ingegnere informatico, ha conseguito un master in “Flipped Learning e didattica laboratoriale: orientamento efficace e successo formativo contro la dispersione scolastica”. E’ Innovation Manager presso la Camera di Commercio di Caltanissetta e guida le aziende attraverso il processo di innovazione. Fa parte di #SHIPLAB, un’associazione che diffonde nel sud della Sicilia la cultura dell’innovazione. GIAMPAOLO DI PAOLA (Torre Annunziata 15/8/1944), ammiraglio e politico; è stato Capo di stato maggiore della difesa dal 2004 al 2008; dal 13 novembre 2008 presidente del Comitato militare della Nato composto dai Capi di stato maggiore dei ventisei paesi dell’Alleanza, incarico che ha ricoperto fino alla nomina a Ministro della difesa nel governo Monti (novembre 2011 – aprile 2013). E’ membro della Commissione Trilaterale, gruppo di studio non governativo e apartitico che ha sede a New York. ENZO DI PAOLA (San Ferdinando di Puglia 4/11/1910 – Borghetto Santo Spirito 26/7/1988), pianista, compositore e paroliere, autore di molti brani evergreen di musica leggera. Scrisse testi poi interpretati da Nilla Pizzi, Achille Togliani, Tony Dallara, Fred Buscaglione , Adriano Celentano, Mina.

 

GIUSTOLISI

(come Franco Giustolisi, il giornalista che scoprì “L’armadio della vergogna”)

Giustolisi è cognominizzazione di un originario nome di persona, Giusto Luigi, probabile capostipite. Girolamo Caracausi ipotizza anche un rapporto con il termine siciliano “ggiustulisi” o “ggiustulisa”, varietà di uva bianca da vino, che matura tardivamente, dall’acino sferico e grosso e dal grappolo affusolato, o da termine “ggiustalisa”, calvello, varietà di frumento buono per fare il pan buffetto. (Ciccia). La distribuzione geografica del cognome Giustolisi in Italia parte dalla Sicilia, con il ceppo più numeroso, e, con presenze sparse, tocca la Lombardia (Milano, Sondrio, Varese), la Liguria, il Friuli Venezia-Giulia, la Toscana, il Piemonte, l’ Emilia-Romagna, la Puglia, ecc. Nell’isola le famiglie Giustolisi si trovano soprattutto nel catanese (Catania, Mirabella Imbaccari, Gravina di Catania, Mascalucia, ecc.), ma anche nel messinese (Messina, Sant’Alessio Siculo), nel siracusano (Siracusa, Augusta, Lentini), nel trapanese (Marsala, Erice).

Riferimenti storici e personaggi. PIERO ROUX VITTORIO GIUSTOLISI (1940/2012), storico, scrittore, presidente del Centro di documentazione e ricerca per la Sicilia Antica “Paolo Orsi”, da lui fondato del 1974. Promotore ed autore di numerosi volumi rilevanti soprattutto per la storia civile, l’archeologia e la storia della Sicilia Antica e dell’Arcipelago Eolico; già funzionario dell’assessorato regionale dei Beni Culturali. FRANCO GIUSTOLISI (Roma 20/7/1925 – 10/11/2014), giornalista e scrittore, autore del “L’armadio della Vergogna”, il libro che per primo ha denunciato l’affossamento dei processi contro nazisti e fascisti autori delle stragi dei civili italiani durante la seconda guerra mondiale. Nel 1996 un suo articolo sull”Espresso” fece conoscere all’opinione pubblica lo scandalo degli occultamenti, da parte della magistratura militare e della politica, dei fascicoli (migliaia di pagine) sulle stragi nazifasciste in Italia, volutamente occultati in un armadio lasciato per più di 50 anni in una stanzetta con le ante misteriosamente rivolte contro il muro. GIUSEPPE GIUSTOLISI (Nicosia 5/4/1929 – Trieste 1/1/2009), atleta e dirigente sportivo triestino, figura storica della pallamano italiana. Dottore in giurisprudenza, lavorò per Lloyd Adriatico fino al 1994; abbandonata l’attività agonistica in vasca, l’amore per la pallamano lo portò a fare l’arbitro, diventando l’unico fischietto internazionale di pallanuoto di Trieste; poi si dedicò alla dirigenza. ALBERTO MARIO GIUSTOLISI (Roma17/3/1928 – Genzano di Roma 27/2/1990), scacchista, Maestro Internazionale della FIDE nel 1962. Vinse quattro campionati italiani: Ferrara 1952, San Benedetto del Tronto 1961, Napoli 1964, Rovigo 1966. Fu numerose volte campione romano.

 

GIUMMARRA

(come Vincenzo Giummarra ex presidente della Regione Siciliana ed ex parlamentare europeo)

Giummarra è la cognominizzazione di un soprannome generato dal termine dialettale siciliano “ggiummarra” o “zammarra” o “jummarra”, con cui si intende il cefaglione, un palmizio selvatico nano, con le cui fibre si intessono cordicelle, cesti, si impagliano le sedie, si fanno scope. La parola è di origine araba, “g-amhara” ( = raccogliere, riunire), e “umur” ( = moltitudine, massa), con riferimento alle molte foglie della pianta (vedi Vocabolario Mortillaro). E’ un cognome non molto comune di Italia: è tipico siciliano ed è attestato, con piccoli nuclei, anche in alcune regioni italiane, Piemonte, Lazio, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo.

In Sicilia è diffuso esclusivamente nel ragusano (Ragusa, Comiso, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Acate, Vittoria, Modica, Scicli), nel siracusano (Pachino, Rosolini), nel catanese ( Mazzarrone, Misterbianco), nel palermitano (Palermo, Termini Imerese).

Riferimenti storici e personaggi. La frazione di Giumarra fa parte del comune di Castel di Iudica, in provincia di Catania: posta a circa due kilometri dal medesimo comune, conta circa 1000 abitanti. VINCENZO GIUMMARRA (Ragusa 9/5/1923 – Roma 26/10/2010), politico, avvocato, già assistente alla cattedra di Diritto processuale penale presso l’università di Catania, già magistrato onorario, fu collaboratore di riviste giuridiche. Segretario provinciale della DC di Ragusa, nel 1955 venne eletto deputato all’ARS: per 19 anni e cinque legislature fu figura di primo piano della politica siciliana. Nel 1967 divenne, per poco più di un mese, presidente della Regione Siciliana e poi assessore all’agricoltura dal 1969 al 1970. Nel dicembre del 1972 fu rieletto presidente della Regione e rimase in carica fino al marzo del 1974. Nel 1976 rinunciò alla candidatura e venne nominato presidente della Cassa Centrale di Risparmio per le province siciliane. Alle elezioni europee del 1979 fu eletto europarlamentare, carica riconfermata nel 1984 sempre per la lista DC; fu presidente della Delegazione per le relazioni con i paesi dell’Asia del Sud, vicepresidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti, membro della Commissione per le relazioni economiche esterne e della Commissione per la politica regionale e l’assetto territoriale. VINCENZO GIUMMARRA, fornaio ragusano, “re della campagnola”; da oltre quarant’anni si sveglia ogni giorno alle due e mezza del mattino e, con sapienti ed abili mani prepara centinaia di chili di pane. Nel suo panificio si preparano le tipiche “scacce” ragusane, ma anche la “campagnola”, fatta con la ricetta ragusana, tanto invidiata all’estero, e condita con abbondanti strati di pomodoro, con basilico e generose fette di formaggio ragusano. Si preparano, inoltre, biscotti artigianali, pizze, rustici, paste e dolci.

 

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