Saladino
(come Giuliana Saladino, giornalista, femminista, scrittrice antimafia)
Saladino è diffuso soprattutto in Sicilia ma è frequente anche in altre regioni come Calabria, Lombardia, Lazio, Toscana, Piemonte, Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Basilicata, Umbria, Veneto, ecc. Nell’Isola è noto soprattutto nel trapanese (Marsala, Mazara del Vallo, Santa Ninfa, ecc.), nel palermitano (Palermo, Camporeale, Roccapalumba, ecc.), nel catanese (Catania, Misterbianco, ecc.), nell’agrigentino (Sciacca, Montevago, Santa Margherita Belice, ecc.) nell’ennese (Troina, Nissoria, ecc.)
Saladino dovrebbe derivare da soprannomi legati al nome di Salāh al- Dīn Al Ayyūbi, detto Saladino (1169-1250), il famoso “feroce Saladino”, fondatore di un grande stato musulmano e condottiero dell’esercito infedele contrapposto ai Crociati. Salāh al- Dīn Al Ayyūbi è un cognome diffuso da sempre nell’area islamica come tanti altri che hanno in comune la parola “Din” che significa “religione” “giustezza della religione” o “difensore della religione”: si può ipotizzare quindi che Saladino sia italianizzazione di quel cognome.
Riferimenti storici e personaggi – Tracce di questa cognominizzazione si trovano in Sicilia con un certo Iacobus Saladinus, (1282); in un atto redatto a Luni (SP) nel 1279 si parla di un “…domine Saladini di Fosdenova…” Una famiglia Saladino, probabilmente originaria della Navarra, venne in Sicilia al tempo dei Martini; godette di nobiltà a Palermo, Siracusa, Valguarnera Caropepe. GIULIANA SALADINO (Palermo 1925/1999) – Giornalista, femminista, comunista, si allontanò dal partito dopo i fatti d’Ungheria del 1956. Buona conversatrice e ottima ascoltatrice, fu autrice di alcuni fra i più bei libri siciliani del dopoguerra: “De Mauro. Una cronaca palermitana “(1972), “Terra di rapina”(1977) sulle speranze, le lotte e la disperazione dei senza terra e minatori siciliani, e “Romanzo civile” (2000), pubblicato postumo, sulla vita di un gruppo di giovani intellettuali e sulla estrema coerenza della loro morale laica. Cominciò a lavorare al quotidiano L’Ora nel 1957, divenne nota per le sue inchieste sulla condizione femminile in Sicilia, sulla mafia, sugli emigrati, sul terremoto del Belice; negli anni dell’emergenza criminale era stata l’anima del movimento antimafia, “Il comitato dei lenzuoli”. Sindaco Leoluca Orlando, nel 1993, accettò l’incarico di assessora alla cultura, ma si dimise dopo sei mesi per le beghe politiche locali. GIUSEPPE SALADINO (Palermo 1556 – Siracusa 1611), prelato cattolico, vescovo della diocesi di Siracusa dal 1604 al 1611, nominato durante il pontificato di Clemente VIII. GASPARE SALADINO (Santa Margherita del Belice 1930), laureato in giurisprudenza, politico, storico esponente del Partito Socialista Italiano, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nella VI e VII Legislatura. E’ stato vicepresidente della Regione e assessore regionale all’industria, dal 1974 al 1976, deputato alla Camera nella VII, VIII e X Legislatura, sottosegretario di Stato alle Poste e alle Telecomunicazioni nel secondo Governo Cossiga, nel Governo Forlani e nei Governi I e II di Giovanni Spadolini. E’ stato segretario della Federazione socialista di Palermo, vicesegretario regionale del PSI e componente della Direzione Nazionale.
Restivo
(come Franco Restivo, più volte deputato nazionale e ministro della Repubblica)
Restivo deriva da un soprannome legato al termine dialettale “rristivu”, detto di un capostipite che aveva un carattere “chiuso, restio, schivo”(Blunda), ma anche di “persone che sentono repugnanza a chicchessia, o vanno troppo a rilento”(Piccitto). Cognome tipico siciliano, è presente, oltre che in Sicilia, in Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Campania, Liguria, Veneto, ecc. Nell’Isola è particolarmente diffuso nel palermitano (Palermo, Bagheria, Gangi, ecc.), nell’agrigentino (Canicattì, Racalmuto, Castrofilippo, ecc.), nel catanese (Catania, Adrano, San Cono, ecc.), nell’ennese (Enna, Piazza Armerina, Villarosa, ecc.), nel trapanese (Partanna, Erica, ecc.)
Riferimenti storici e personaggi – Tracce di questa cognominizzazione si trovano nel 1600 a Siracusa con un mastro operaio di nome Restivo, citato in un contratto d’appalto. FEMPEDOCLE RESTIVO (12/11/1876 – 2/10/1938), docente universitario, giurista, politico. Fu deputato del Regno d’Italia nella XXIV (1913/1919) e nella XXVII Legislatura (1924/1929) – Gruppo Democrazia Sociale. Insegnò diritto all’Università di Messina e, successivamente, all’Università di Palermo , dove insegnò anche diritto bancario e sociologia. Fu presidente della Camera di commercio e assessore comunale all’istruzione. Al suo nome è intestata la Galleria d’Arte Moderna di Palermo (nata nel 1910 per il suo forte impegno) e una via cittadina. FRANCO RESTIVO (Palermo 25/5/1911 – Francavilla di Sicilia 17/4/1976), docente universitario, politico della Democrazia Cristiana, figlio di Empedocle Restivo Fu Ministro dell’Agricoltura nel III Governo Moro, ministro dell’Interno dal 1968 al 1972 sotto i Governi Leone, Rumor, Colombo, ministro della Difesa dal febbraio al 26/6/1972, sotto il Governo Andreotti. Nel 1946 era stato eletto all’Assemblea Costituente, ma nel 1947, lasciò quell’incarico essendo stato eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana: dal 1949 al 1955 fu presidente della Regione Siciliana in diversi governi. Poi fu parlamentare nazionale, deputato alla Camera, dalla III alla VI Legislatura (1958/1976. MARIO GIUSEPPE RESTVO (Palermo 24/1/1963 – Chambéry, Francia 19/8/1982), giovane capo scout, poeta, servo di Dio, lo scoutismo fu il suo più forte ideale nel quale poter esprimere il suo impegno di apostolato.. Il 12 marzo 2006 il vescovo di Cefalù ha insediato il Tribunale ecclesiastico per il suo processo di beatificazione. Morì il 19/9/1982 per un incidente automobilistico.
Damiano
(come Cesare Damiano, deputato nazionale del Partito Democratico)
Cognome diffuso in circa 700 comuni di tutte le regioni italiane; concentrato maggiormente al sud (Campania, Sicilia, Puglia, Basilicata), è presente anche in Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Toscana, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare nel palermitano (Palermo, Ficarazzi, Prizzi, ecc.), nel messinese (Capo d’Orlando, Messina, Brolo, ecc.), nel trapanese (Trapani, Erice, Poggioreale, ecc.), nell’agrigentino (Sambuca di Sicilia, Cattolica Eraclea, Sciacca, ecc.), nel catanese (Catania, Militello Val di Catania, ecc.). Damiano deriva dal nome personale latino Damianus, a sua volta proveniente dal greco Damianos (Δαμίανος), nome legato al culto di Damia-Cibele, dea della terra e della fertilità; Damiano significa “sottomesso a Damia”.
Riferimenti storici e personaggi – Damiano è una famiglia assai antica, originaria della Campania e propagatasi, nel corso dei secoli in diverse regioni italiane. CESARE DAMIANO (Cuneo 15/6/1948), sindacalista e politico, deputato alla Camera dalla XV alla attuale XVII Legislatura, attualmente è presidente della XI Commissione Lavoro della Camera dei deputati. Dal maggio 2006 al maggio 2008 è stato ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del Governo Prodi. Proviene dal mondo sindacale, dalla FIOM-CGIL di cui è stato segretario generale dal 1980 al 1989. E’ stato, poi segretario generale della Camera del Lavoro di Torino e segretario generale della CGIL del Veneto, fino al suo passaggio alla politica, eletto nella segretaria nazionale dei Democratici di Sinistra (dicembre 2011). E’ autore di numerosi saggi e libri sul movimento sindacale. PIETRO DAMIANO (deceduto 1496), vescovo di Asti dal 1475 alla sua morte. Venne chiamato a dirimere alcune diatribe tra i Domenicani e i Frati Minori Osservanti, insediatisi in Asti intorno al 1470/73, nel convento di San Bernardino oltre Borbore. Venne considerato da più parti come un vescovo corretto e zelante.
Baldi
(come Monica Stefania Baldi, già deputata e senatrice di Forza Italia)
Baldi è un cognome diffuso in modo massiccio in tutto il territorio nazionale; è presente in 1158 comuni di tutte le regioni italiane, soprattutto Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Liguria, Veneto, Sicilia, Marche, ecc. Nell’Isola è diffuso in tutte le province, in particolare nel catanese (Catania, Acireale, Gravina di Catania, ecc.), nel palermitano (Palermo, Camporeale, Capaci, ecc.), nel nisseno (Sommatino, Riesi, Santa Caterina Villarmosa, ecc.), nell’ennese (Gagliano Castelferrato, Enna, Troina, ecc.). Il cognome deriva molto probabilmente dal nome di origine longobarda Baldus o anche da modificazione aferetica di nomi medioevali di origine germanica come Ubaldo o Teobaldo o da apocope (cioè caduta di un secondo elemento) di nomi come Baldovino o altri nomi composti con il vocabolo medioevale germanico “bald”, che significa baldo, valoroso. Ha molte varianti: Baldacci, Baldan, Baldani, Baldazzi, Baldecchi, Baldelli, Baldeschi, Baldin, Baldini, Baldino, Baldinu, Baldinucci, Baldo, Baldone.
Riferimenti storici e personaggi – Troviamo una famiglia Baldes o Baldi a Siracusa nelle persone, tra gli altri, di un Giovanni e di un Ferdinando entrambi giurati; a Sciacca un Gualtiero Baldo fu acatapano nel 1400. Fra i tanti altri esponenti della famiglia vanno citati un Francesco Baldi il quale ebbe donato da Ercole Branciforti, principe di Leonforte, il titolo di barone di San Giovanni, del quale venne investito il 14 febbraio 1739; un barone Antonino, dottore in leggi, che ebbe concesse in enfiteusi alcune terre di pertinenza del fondo dello Scavo; un Giovan Battista fu giurato pretoriano di Palermo nel 1797 e del Tribunale del Concistoro nel 1811. MONICA STEFANIA BALDI (Pistoia 26/4/(1959), architetta, urbanista, politica, deputata al Parlamento Europeo, eletta nelle liste di Forza Italia, dal 1994 al 1999 con l’incarico di vicepresidente della Commissione Cultura, Istruzione, Gioventù e Sport, deputata alla Camera dal 2001 al 2006, con l’incarico di segretaria della III Commissione – Affari esteri e comunitari. Nel 2007 è stata insignita dell’onorificenza di Grand’Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. CARLO BALDI ( Camarana 16/3/1926 – Cuneo 21/2/2016), industriale, politico, deputato al Parlamento nazionale dalla III alla VI Legislatura e senatore della Repubblica dalla VII alla IX Legislatura, gruppo Democrazia Cristiana. E’ stato sottosegretario di Stato per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato durante il V Governo Andreotti e sottosegretario di Stato per il Commercio con l’estero sotto il Governo Cossiga I. ANTONIO BALDI ( Cava dei Tirreni 23/6/1692 – Fiesole 4/3/1973), pittore e incisore nel periodo tardo-barocco. Visse e lavorò soprattutto a Napoli