#PalermoChiamaItalia studenti e autorità aprono le celebrazioni

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Oltre 70.000. studenti di tutta Italia e sette regioni coinvolte ( Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Umbria) che hanno sposato il progetto #PalermoChiamaItalia promosso dal Miur e dalla Fondazione Falcone.

Sono 1000 gli studenti salpati da Civitavecchia e attraccati al porto di Palermo. Tra questi anche un gruppo di universitari di Milano accompagnati dal Prof. Nando Dalla Chiesa, figlio del generale e prefetto Carlo Alberto ucciso da Cosa nostra il 3 settembre 1982. Un fiume di colori e avventi che hanno invaso l’aula Bunker del carcere Ucciardone dove Falcone e Borsellino istruirono il MaxiProcesso.

Tante le autorità presenti. “Siamo in attesa del deposito dela sentenza Borsellino- ha dichiarato Giovanni Legnini, vicepresidente de Csm- Nessuna polemica. Il legislatore negli anni ha mostrato ina sensibilità nell’aumento dell’organici ma non sempre basta. A seguire è arrivato il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho: “  sul contratto di governo in tema di legalità prima bisogna vedere se si attua e poi devo ribadire che durante le campagne elettorali il tema del contrasto alle mafie non è stato affrontato e questo non deve accadere”.

Il presidente della Camera ha prima sautato i bambini presenti al villaggio della Legalità e poi si è soffermato con i giornalisti: “ Abbiamp bisogno di una verità definitiva lo sostengo da sempre sia per quel che riguarda le Stragi ma ieri ad esempio ho incontrato la famiglia Regeni. È un Paese dove mancano ancora verità”.

A pochi metri il ministro della Giustizia, Orlando: “ Il dovere di ricordare è un dovere civico. ritengo che in questi anni sul tema giustizia abbiamo fatto molto e il codice antimafia ne è una dimostrazione. Ritengo che manchi una crescita sociale e culturale e soprattutto continua a permanere la zona grigia. Sul caso Montante e sulle passerelle, ce ne sono state ma queste situazioni devono servire a distinguere la vera antimafia da quella falsa”.

Presente nell’aula bunker anche il presidente della Regione, Musumeci:” Ho deciso di introdurre le ore di educazione civica e alla legalità nelle scuole. Per quel che attiene il lavoro del Parlamento regionale, ritengo che siano due i passggi fondamentali l’approvazione del codice etico e l’abilizione del voto segreto per chi non ha nulla da nascondere”.

Sulla figura di Falcone ha voluto esprimere un pensiero e un ricordo parola- Sergio Lari- ex Procuratore generale di Caltanissetta: “ Falcone non è un eroe perchè è morto ma per quello che ci ha lasciato ovvero la Procura nazionale antimafia, la Dia, la legge sui collaboratori di giustizia e il 41bis, strumenti con i quali continuiamo a lavorare”.

 

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