Lo vedremo in prima serata su RaiDue nella serie “ Il Cacciatore”, regia di Davide Marengo e Stefano Lodovichi, la fiction di sei puntate ispirata a “Il cacciatore di mafiosi” del magistrato Alfonso Sabella.
David Coco, classe 70’, uomo del Sud, siciliano, e non solo nei tratti somatici, è chiamato a interpretare Leoluca Bagarella, genero del sanguinario Totò Riina. L’attore di Acireale diverse volte per il piccolo schermo si è calato nei panni di diversi personaggi mafiosi: è stato Gaspare Pisciotta in “Segreti di stato”, ma anche il primo vero pentito di mafia, Leonardo Vitale ne “L’uomo di vetro” per misurarsi anche con chi si è trovato a contrastarli come il capo della squadra mobile Ninni Cassarà.
Qual è stato l’approccio con il personaggio Bagarella
“Nessuna incertezza nell’interpretare il personaggio, anche perché essendo un’artista mi sono attenuto alla sceneggiatura senza alcun giudizio personale sulla figura di Bagarella. Non ho riscontrato difficoltà interpretativa, anche perché ritengo che queste possano sorgere quando non viene delineato il carattere di un personaggio, cosa che non è avvenuta, la sceneggiatura era abbastanza chiara come era chiaro l’obiettivo che si voleva raggiungere”.
Un lavoro complesso girato a Palermo ma anche nella capitale
“Le riprese sono durate sei mesi da Aprile a Ottobre dai 12 episodi da 50’ minuti poi si è passati alle sei puntate da 60’ minuti per la Rai. La maggior parte delle riprese sono avvenute a Palermo e dintorni mentre per qualche scena, soprattutto gli interni, è stata scelta Roma”.
Perché la gente dovrebbe guardare questa serie
“Ritengo che sia un buon prodotto e visivamente bello. A me è piaciuto sia come grammatica di riprese ma anche di luci. Il racconto è interessante, inoltre se vogliamo parlare della storia è la prima volta che si racconta della cattura di altri latitanti quali Brusca, Leonardo Vitale, Aglieri, senza fermarsi solo a Bernardo Provenzano, che tra l’altro ho avuto di interpretare sempre per la Rai nella minisere di “Giovanni Falcone- L’uomo che sfidò Cosa nostra”. Credo che questa fiction possa essere utile a scoprire le diverse storie dei boss mafiosi senza tralasciare il ruolo e l’impegno di chi combatte ogni giorno per affermare la legalità come Sabella, interpretato da Francesco Montanari”.
Televisione ma non solo, al momento quali sono i suoi impegni artistici
“Sono in scena a Milano con “Il giuramento” scritto da Claudio Fava e regia di Ninni Bruschetta. Interpreto uno dei dodici professori che non prestarono giuramento al regime fascista e per questo vennero cacciati dall’insegnamento. Stiamo girando l’Italia, abbiamo fatto anche una tappa a Palermo al teatro Biondo e a Catania allo Stabile. Devo dire che il teatro per me ha sempre il suo fascino, tra l’atro il mio percorso è iniziato nella scuola Arte Moderna del Teatro Stabile di Catania”.