“Lampedusa snow”, attesa per il debutto a Palermo

“Lampedusa snow”, attesa per il debutto a Palermo

C’è attesa per il debutto nazionale (giovedì 26 febbraio – Sala Strehler) del secondo atto della Trilogia del Naufragio, regia Lina Prosa, produzione del Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Dopo ‘Lampedusa Beach’, sarà ‘Lampedusa Snow’ a focalizzare l’attenzione, ancora una volta e con una lente diversa, sul tema dell’immigrazione, tragedia contemporanea che spesso scivola nell’oblio culturale generale.

“Sembrerà insolito – ha detto la regista in conferenza stampa – l’accostamento tra l’isola di Lampedusa e la neve ma in realtà ha un suo fondamento, scaturito da una notizia di cronaca di qualche anno fa. Lessi di alcuni profughi africani che, in attesa del riconoscimento dell’asilo politico, vennero dislocati in una zona delle Alpi; uno di loro, Mohamed, protagonista e personaggio dello spettacolo, stanco di aspettare gli eventi, decise di mettersi in cammino e tentare l’attraversamento oltre la cima del monte. Il viaggio, impervio e difficile, gli permise di incontrare un partigiano e, tramite lui, compiere il suo ‘viaggio’ più importante”.

Se il primo atto della trilogia si soffermava più sull’aspetto emotivo del tema, ci conferma oggi la regista, il secondo atto vuole essere una riflessione più profonda sulla considerazione del migrante e della solitudine che si trova a sperimentare in terra straniera.

“Il teatro – ha continuato Lina Prosa – deve andare fuori dalle mure del teatro stesso, deve guardare al di là, nutrirsi di ciò che accade nella vita, per poi offrire allo spettatore uno spunto su cui riflettere”.

Sulla scena a dar voce a Mohamed ci sarà Federico Lima Roque, giovane attore italiano originario di Capo Verde.
“Alla prima lettura del testo – ha dichiarato – sono rimasto da subito molto colpito dalla storia e soprattutto dalla figura del partigiano che Mohamed incontra; è un anziano, un traghettatore, quasi un genitore che lo accompagnerà nel passaggio più difficile, l’ultimo, nella vita di un uomo”.

La regista ha fortemente voluto un attore di origini africane, dalla pelle nera, ha sottolineato alla conferenza stampa di presentazione, proprio a voler sottolineare la contrapposizione tra il bianco (neve) e il nero (pelle), sintesi perfetta del pregiudizio culturale radicato nell’essere umano e, nello spettacolo, superato dalla testimonianza di Mohamed, da considerare non un eroe ma un mito.
Le scene, le luci e i video sono di Paolo Calafiore, videomapping di Alessio Bianciardi, i costumi di Mela Dell’Erba, la voce fuori campo del griot, invece, è di Bakary Sangarè della Comèdie-Française di Parigi.

Repliche fino all’8 marzo.

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