Il coraggio di Monsignor Cataldo Naro nella lotta contro la mafia
In alcuni suoi scritti, lo storico e teologo Cataldo Naro, che ha ricoperto l'importante ruolo di preside della Facoltà teologica di Palermo e successivamente di arcivescovo di Monreale, ha trattato approfonditamente il tema del rapporto tra la mafia e la Chiesa in Sicilia. Naro è noto per il suo coraggio nel denunciare il silenzio di alcuni settori clericali nei confronti delle operazioni criminali intraprese dalla mafia, promuovendo al contempo una cultura della giustizia e della trasparenza ecclesiastica.
La mafia e il silenzio della Chiesa
Una delle critiche mosse da Naro è stata la tendenza storica, in certi casi, di alcune istituzioni ecclesiastiche a mantenere un atteggiamento di silenzio o indifferenza rispetto alla presenza della mafia. Tuttavia, il suo lavoro mette in luce anche quegli esponenti della Chiesa che non hanno taciuto e che anzi si sono fatti portatori di una vera e propria opposizione alla cultura mafiosa, lavorando per sradicare l'omertà e promuovere la giustizia.
L'importanza della testimonianza attiva
Naro sosteneva che la Chiesa dovesse fungere da guida morale nella lotta alla mafia, dando testimonianza di una fede che non compromette con alcuna forma di illegalità. Credeva fermamente che una Chiesa consapevole del suo ruolo sociale potesse contribuire notevolmente al miglioramento delle condizioni sociali e alla sconfitta della cultura mafiosa.