Disservizi, guasti ai mezzi e sullo sfondo il rischio di nuove proteste. Su tutte spicca la vicenda dell’autista che resta in panne a Tremonzelli ed è costretto a lavorare 18 ore di fila. Ma più in generale non decolla la raccolta dei rifiuti a Palermo, dove la mancata approvazione da parte dell’Amministrazione comunale del contratto di servizio con Rap, l’azienda di igiene ambientale sorta sulle ceneri della fallita Amia, crea malumori, costringendo la nuova azienda a sopravvivere con le stesse risorse economiche della vecchia, con conseguenze che pesano sui lavoratori e sulla qualità del servizio.
“L’unica novità rispetto al passato continua ad essere il copioso sacrificio economico fatto dai lavoratori con l’accordo sindacale del 27 dicembre scorso – dice Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl Ambiente -. Ciò che ci preoccupa è che le condizioni di sicurezza e più in generale di vivibilità negli autoparchi, sono ormai esasperanti”.
Gli esempi dei disagi patiti dai lavoratori? “Lo scorso 15 aprile – racconta – , il compattatore aziendale 2016, che conferisce i rifiuti dei mercati presso la discarica di Catania, ha costretto l’autista a stare in servizio 18 ore di fila a causa di un guasto all’alternatore avvenuto in autostrada a Tremonzelli. Inoltre, in servizio ci sono autocompattatori acquistati negli anni ’80”.
La cosa assurda è che bisogna portare la spazzatura da Palermo a Catania.