Riclassificazione e riqualificazione del personale, progressioni economiche, rappresentanze sindacali unitarie, sedi virtuali di lavoro, merito e produttivita’. Sono i punti fondamentali concordati da Regione e sindacati al tavolo tecnico che si e’ svolto alla Funzione pubblica con l’assessore regionale Bernadette Grasso. Lo rendono noto i sindacati. “Le direttive dell’Assessorato per il rinnovo del contratto dei regionali sono pronte, ha annunciato l’assessore Grasso”, spiegano i sindacati, secondo cui “il documento sara’ ora trasmesso all’Aran, dopo la ricostituzione degli organi che avverra’ nella riunione di giunta di questa sera, per la contrattazione finale. L’assessore, supportata dalla Ragioneria generale della Regione siciliana, ha confermato inoltre che le somme a disposizione ammontano a 53 milioni di euro, bastevoli sia per il rinnovo del contratto del Comparto sia per la Dirigenza”.
“Abbiamo l’esigenza di recuperare il tempo perso. Chiediamo, quindi che il processo non si arresti e che si proceda piuttosto con un’accelerazione. Su tutte le questioni e su una questione, in particolare, vigileremo con attenzione: la riclassificazione e la riqualificazione del personale. Continueremo a collaborare con l’amministrazione per la definizione del nuovo contratto e non smetteremo di insistere sulla necessita’ di eleggere le Rsu anche negli uffici della Regione e sull’istituzione delle sedi virtuali di lavoro”, dichiarano Gaetano Agliozzo e Clara Croce’ della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara della Cisl Fp, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl .
“Prima della firma del rinnovo del contratto – proseguono i sindacalisti – chiediamo alla Regione di conoscere l’esatto fabbisogno di ogni singolo dipartimento regionale. Inoltre, presteremo particolare attenzione sulla congruita’ e le decorrenze delle somme contrattuali e proponiamo alla Regione di usare i fondi europei dell’Obiettivo tecnico 9-10 per finanziare la formazione del personale regionale ai fini della riqualificazione”.
“Dobbiamo dare risposte ai dipendenti al piu’ presto – concludono – il lavoro e’ cambiato e la riclassificazione e’ fondamentale. Non si puo’ piu’ ritardare la firma di un nuovo contratto che riconosca ai lavoratori diritti fino a oggi negati e che permetta di rendere piu’ efficiente e piu’ produttiva la macchina amministrativa della Regione, per offrire, tra l’altro, anche servizi piu’ moderni ai cittadini”. (ITALPRESS).