Un italiano su 4 a dieta. Pronti per la prova costume

0
3
Condividi su Facebook
Tweet su Twitter


Want create site? Find Free WordPress Themes and plugins.

Italiani alla prova costume e inizia la  stagione delle diete per un italiano su quattro (27%), secondo quanto  rileva la Coldiretti con un sondaggio on line divulgato nel weekend  dedicato alla dieta mediterranea. L’arrivo del bel tempo a fine  maggio, dopo un mese straordinariamente piovoso, ha portato in molti a scoprirsi al mare, al lago o nelle aree verdi delle città.

E se molti italiani si sono messi a dieta esiste invece un buon 18%  che – continua la Coldiretti – afferma di essere già in forma forse  anche grazie all’attività fisica svolta durante l’inverno fra  palestre, piscine, ma anche corsi da ballo e camminate in campagna e  in montagna. Il 35% infine non ha invece nessuna intenzione di  limitarsi a tavola indipendentemente dal proprio aspetto.

La maggiore attenzione alle scelte alimentari è al centro quest’anno  di una positiva inversione di tendenza che ha portato ad un aumento  degli italiani in forma fisicamente sulle spiagge, anche se più di 4  su 10 sono ancora in sovrappeso o addirittura obesi.

Una situazione favorita anche dal boom dei prodotti base della dieta mediterranea come la frutta e la verdura che, oltre ad  essere considerati un elisir di lunga vita, aiutano a difendersi dal  caldo ma anche a raggiungere il sospirato obiettivo della tintarella.

Scelte salutiste a tavola che nel 2017 hanno visto un aumento record  dei consumi dei prodotti della dieta mediterranea che va dal +7% per  il pesce fresco fino alla crescita del 6% per la frutta fresca, che  non è stata mai così presente in tavola da inizio secolo.

La tendenza tuttavia è minacciata dal clima pazzo che quest’anno ha  fatto sparire dagli alberi un frutto su quattro per il crollo dei  raccolti in tutta Europa, dalle albicocche alle ciliegie, dalle pesche alle nettarine fino alle susine.

In Italia la Coldiretti stima un raccolto di pesche in  calo di oltre il 20% nel mezzogiorno e del 15% al nord e una  produzione inferiore rispetto allo scorso anno tra il 10 ed il 30% per le ciliegie ma con pezzature più grandi e migliore qualità.

Ridotta anche – precisa la Coldiretti – la disponibilità delle susine  mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti in  Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e  Calabria.        (Sec-Arm/AdnKronos)

Did you find apk for android? You can find new Free Android Games and apps.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome:

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.