Nemmeno una settimana dalla “riabilitazione”, ma a meno di una settimana da ben du rinvii a giudizio (Ryby ter), Silvio Berlusconi, come se niente fosse, torna in prima fila, facendo sapere, alla vigilia del probabile incarico al premier gialloverde, di essere disponibile a formare il nuovo governo. Naturalmente l’incarico dato da Mattarella avrebbe successo e il gabinetto guidato dal leader azzurro marcerebbe a vele spiegate.
Una boutade? Non solo. Berlusconi riprende il primo posto, che aveva dovutoi cedere nelle consultazioni al Quirinale, adattandosi (ma non troppo) a fare la spalla di Salvini. Come? Mettendosi in competizione con il quasi-alleato di centrodestra, Salvini, e preparando, mediaticamente, un’alternativa nel caso in cui dovesse fallire la formazione del governo gialloverde.
La disponibilità è stata lanciata durante un comizio in Valle d’Aosta, dove domenica si vota per le elezioni regionali: “Al momento non c’è nessuno con la giusta esperienza per fare il premier, se Mattarella mi desse l’incarico sarei disponibile. Sono sicuro che il Centrodestra troverebbe il consenso per avviare il governo”.
E ancora: “Il contratto di governo tra i 5 Stelle e la Lega non ha nulla a che vedere con il Centrodestra, sono un’altra cosa. Tra me e Salvini c’è molta distanza, se parliamo del tavolo con Di Maio“.
Il mistero sul nome del Premier? Berlusconi sorride: “In giro non ci sono personaggi di spessore che sappiano garantire affidabilità, buon senso ed equilibrio. Tuttavia è tornato disponibile un certo Silvio Berlusconi che ha già governato per nove anni e che per ben tre volte ha presieduto vertici internazionali come G7 e G8“..