Count down Assemblea PD, Orlando e Cuperlo diffidano dei renziani

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Una “pseudo tregua”. Così la minoranza Pd, da Gianni Cuperlo a Andrea Orlando, definisce la proposta del fronte  renziano per evitare una conta domani all’assemblea nazionale, a  quanto si apprende. “La loro offerta era: nessun voto domani ma nuova  convocazione dell’assemblea a luglio dopo le amministrative. E Renzi  avrebbe rinunciato ad aprire l’assemblea”, si fa sapere. E Maurizio  Martina sarebbe rimasto reggente.

Una proposta che la minoranza dem (alle 18 ci sarà un riunione di  Sinistradem e orlandiani) repinge. “Chiediamo un voto che legittimi  Martina a guidare la delicata fase che abbiamo davanti fino al  congresso”, si spiega. La minoranza non intende contribuire “ad un  unanimismo di facciata”, si sottolinea.

“I renziani sanno che la maggioranza schiacciante non c’è più e temono loro per primi la conta”, è l’opinione della minoranza Pd che chiede  discontinuità. Una richiesta avanzata da settimane. Pochi giorni dopo  la sconfitta del 4 marzo, Cuperlo organizzò un incontro con Martina,  Andrea Orlando e Carlo Calenda per un’analisi del voto e chiedendo,  appunto, discontinuità. Cosa che non sarebbe garantita da un’assemblea che si concludesse senza un voto: “Sarebbe l’ennesima tregua di  facciata. Basta”.        (Mon/AdnKronos)

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