In Sicilia sono circa 310 mila i malati di diabete. E’ la terza regione per prevalenza, dopo Lombardia e Campania, sul fronte di questa patologia e la prima per amputazioni degli arti a causa del cd. piede diabetico. La Psoriasi registra circa 150 mila malati, mentre lo scompenso cardiaco riguarda il 2% della popolazione generale con elevati costi per le ospedalizzazioni e soprattutto per le re-ospedalizzazioni.
Per la BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) si stimano, invece, circa 50.000 persone affette, ma è sottostimata, principalmente, a causa della scarsa conoscenza di essa, dell’alto costo delle indagini diagnostiche e della sottovalutazione dei rischi. La BPCO rappresenta una priorità per la sanità mondiale, poiché si stima che nel 2030 possa diventare la terza causa di morte. “Nella nostra Regione scompenso cardiaco, diabete e BPCO da sole generano il 20% di tutti i ricoveri complessivi. Nel 2016 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato in via definitiva il Piano Nazionale delle Cronicità, ma in Sicilia rispetto a quest’ultimo documento ministeriale non è stata ancora avviata una programmazione e l’ultima misura sulle cronicità risale al 2015″. E’ il quadro siciliano emerso dalla giornata inaugurale del III Convegno nazionale sulla Complessità Clinica e Assistenziale, dal titolo ”Dies Panormitanae Atque Magnae Graeciae”, in corso, fino al 5 maggio, al Mondello Palace Hotel di Palermo, sotto la presidenza di Salvatore Corrao e Francesco Perticone, rispettivamente professore associato dell’Ateneo palermitano, direttore del Dipartimento ”Strutturale di Medicina” dell’Arnas Civico di Palermo, anche presidente-eletto AMD (Associazione Medici Diabetologi), e presidente Nazionale SIMI (Società Italiana di Medicina Interna), anche ordinario dell’Università ”Magna Grecia” di Catanzaro.
AdnKronos