Palermo, all’Ucciardone detenuti-attori ricordano Pio La Torre

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Al carcere Ucciardone manifestazione di commemorazione del 36esimo anniversario dell’uccisione  politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, avvenuta il 30  aprile del 1982. I detenuti dell’Ucciardone metteranno in scena, sotto la regia di Lollo Franco, l’atto unico teatrale “Dalla parte giusta”,  scritto da Gianfranco Perriera, e incentrato sui diciotto mesi di  carcere che Pio La Torre subì ingiustamente proprio all’Ucciardone,  per aver occupato, nel 1950, il feudo S.Maria del Bosco a Bisacquino.  I detenuti attori saranno accompagnati nella realizzazione della  scenografia dagli studenti del Liceo artistico ”Ragusa-Kyhoara” di  Palermo e preceduti dal coro della Rete delle scuole ”Bab al  Gherib”.

Parteciperanno alla manifestazione, tra gli altri, anche il ministro  della Giustizia, Andrea Orlando, il sindaco di Palermo, Leoluca  Orlando, il vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, il procuratore  nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e il presidente della  Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca.

“Con questa manifestazione – ha sottolineato il presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, abbiamo voluto sottolineare come il carcere sia un luogo che deve diventare un centro di rieducazione. Sessantotto anni fa mentre i più umili e debodli scontavano diciotto mesi di ingiusto carcere, i mafiosi incarcerati continuavano a comandare. Oggi – ha continuato Lo Monaco – lo Stato, grazie anche alla legge voluta da La Torre, combatte con fermezza la criminalità mafiosa e sancisce, con i suoi processi, con lo scioglimento dei comuni mafiosi e con le sue leggi che con la mafia non si tratta, mai”.
“Oggi è una giornata simbolica di cambiamento – ha evidenziato la dott.ssa Rita Barbera, direttrice della Casa di reclusione -. Vogliamo dimenticare l’immagine dell’Ucciardone come un luogo triste, teatro di tanti fatti gravissimi e di cultura mafiosa imperante. Oggi vogliamo offrire un’immagine di carcere diverso che accompagna i più deboli nel reinserimento nella vita sociale anche attraverso le attività culturali e il lavoro”. “Sintomatico di questo cambiamento – ha concluso la Barbera – è il fatto che fino a qualche anno fa era impensabile che un detenuto accettasse di vestire in scena i panni di un esponente delle forze dell’ordine”.
Al fianco del palco è stato esposto uno striscione realizzato dai ragazzi del Liceo artistico “Ragusa-Kyhoara” di Palermo e prima della recita si è esibito il coro della Rete delle scuole “Bab al Gherib” che ha cantato la canzone “30 aprile 1982”, scritta da Gabriello Montemagno e musicata da Daniele Prestigiacomo.
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