Palermo, teatro Biondo: Ottavia Piccolo racconta un’odissea dei nostri giorni

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Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink sono i protagonisti di Occident Express (Haifa è nata per star ferma) di Stefano Massini, che debutta al Teatro Biondo di Palermo venerdì 20 aprile alle ore 21.00.  Repliche fino al 29 aprile. Prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e  Officine della Cultura, lo spettacolo racconta l’incredibile storia di Haifa Ghemal, un’anziana donna di Mosul che nel 2015 si mise in fuga  con la nipotina di 4 anni percorrendo 5000 chilometri, dall’Iraq al  Baltico, attraverso la cosiddetta ”rotta dei Balcani”.

Una storia  vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico  dell’umanità in cammino. Haifa non sceglie di mettersi in cammino:  qualcosa di più grande decide per lei, obbligandola a lasciarsi tutto  alle spalle. Una donna coi capelli bianchi costretta a tagliare il  filo della sua esistenza, mettendosi alla ricerca. Di cosa? Chissà. Di una meta. Di un approdo. Forse solo di un posto dove fermare le gambe. Un tempo sua sorella le diceva: ‘Tu Haifa sei nata per star ferma’, e  lei faceva sì col mento. Adesso fuggire è tutto. Dalle terre aride di  Hulalyah, nel nord dell’Iraq, risalendo l’Europa fino ai ghiacci del  mar Baltico, Haifa strappa coi i denti una tappa dopo l’altra, ogni  volta morendo, ogni volta nascendo, ogni volta scoprendo qualcosa  degli altri e di sé.

“Un’odissea del terzo millennio. Un racconto spietato fra parole e  musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la  sopravvivenza – si legge in una nota – Occident Express è la cronaca  di un viaggio, il diario di una fuga, l’istantanea su un inferno a  cielo aperto; Occident Express è un frammento del nostro tempo,  scritto da Stefano Massini e raccontato da Ottavia Piccolo con la  musica composta e diretta da Enrico Fink ed eseguita dal vivo  dall’Orchestra Multietnica di Arezzo: Gianni Micheli (clarinetti e  fisarmonica), Massimo Ferri (oud, cümbüs, bouzouki, chitarra), Luca  Roccia Baldini (basso e contrabbasso), Mariel Tahiraj (violino), Leidy Natalia Orozco (viola), Maria Clara Verdelli (violoncello),  Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni), Enrico Fink (flauto).  “Dalla storia di Haifa Ghemal – spiega Massini – ho tratto questo  racconto, trattando la realtà dei fatti come un terreno fertile da cui far sorgere la pianta verde di un’epica moderna. Come i cantastorie di un tempo, ho usato la cronaca per costruirvi sopra un edificio,  affinché una piccola storia divenga il paradigma di un’epoca intera.  La mitologia è questo, in fondo. E il viaggio di Haifa si aggiunge,  credo, a quella lista di miti davanti a cui ogni Omero chinerebbe la  testa: sono leggende già pronte, impossibile non dargli forma  scritta”.

AdnKronos

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