Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo. Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking".
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La polizia ha fermato un romeno di 31 anni e un italiano di 47 per tentato omicidio e lesioni personali aggravate ai danni di due romeni. Domenica scorsa, intorno all’una e trenta, agenti delle volanti e della Squadra mobile sono intervenuti in viale Africa a causa del ferimento di alcune persone con armi da taglio. Le due persone accoltellate sono state trasportate al pronto soccorso del Cannizzaro dove i sanitari hanno riscontrato ferite alla gamba e alla mano giudicate guaribili in 10 giorni, mentre il secondo e’stato trasportato e ricoverato in prognosi riservata al Garibaldi per una profonda ferita al torace. Sul posto sono stati trovati e sequestrati un coltello con tracce di sangue e un coccio di bottiglia. Secondo quanto accertato, i due, in concorso con altro romeno, hanno aggredito le due vittime, colpendole con un coltello a serramanico e con un pezzo di vetro. I malcapitati erano compagno e fratello di una donna romena, con la quale uno degli aggressori aveva in passato intrattenuto un relazione sentimentale. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Catania piazza Lanza. Il gip ha convalidato il fermo di indiziato di delitto, disponendo la custodia cautelare in carcere.
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