
“In Sicilia la Lega è stata messa da parte, in quanto a rappresentanza a Palazzo d’Orleans e a Palazzo dei Normanni vale zero. Qui il problema non è solo la mancata attribuzione di un assessorato, che oggi è imprescindibile, ma la nostra assenza nelle commissioni e nei gabinetti. Le nostre richieste non sono state minimamente prese in considerazione”. Così Tony Rizzotto, unico deputato in quota Salvini all’Assemblea regionale siciliana, commenta con l’Adnkronos le parole del governatore Nello Musumeci, per il quale l’ingresso della Lega in Giunta “non è un tema all’ordine del giorno”. Dichiarazioni che arrivano dopo la richiesta dei leghisti di Sicilia di avere più spazio nell’Esecutivo in ragione dell’affermazione del partito nell’Isola che alle politiche di domenica scorsa ha sfiorato il 6 percento di consensi. “Musumeci dice che le priorità del governo solo altre – prosegue Rizzotto -? Dare spazio al partito non le farebbe certo venir meno, anzi potremmo dare una mano a realizzarle. Il nostro programma parte dall’attenzione alle famiglie e ai disoccupati, punta all’abbassamento delle tasse e propone soluzioni per risolvere il disagio sociale”. Per il parlamentare regionale c’è poi un tema nazionale. Che guarda agli scenari del prossimo futuro. “Se, come ci auguriamo – dice ancora -, a Roma dovesse nascere un governo di centrodestra con la Lega attore principale, a cascata anche in Sicilia non si potrebbe non tenere conto di questo risultato e del fatto che la Lega è oggi il quarto partito nell’Isola”.
L’appoggio al Governo Musumeci per Rizzotto comunque non è in discussione. “Sono stato eletto in una coalizione di centrodestra e non è mia abitudine saltare da una sponda all’altra. Sono certo che Musumeci, che è persona di buonsenso, troverà la soluzione per dare maggiore attenzione alla Lega”. Resta l’amarezza per il trattamento subito dalla Lega all’indomani delle elezioni regionali di novembre scorso, quando “altri partiti che hanno ottenuto un 6 virgola hanno ottenuto ben altro spazio con due assessorati e posti in commissioni all’Ars”.
Adesso, alla luce del risultato delle politiche “l’assessorato è imprescindibile”, ma lo spazio richiesto, almeno secondo Rizzotto, “non si limita a questo. Chiediamo pari dignità rispetto agli altri alleati. Sediamoci attorno a un tavolo per ridiscutere gli assetti” conclude. (Loc/AdnKronos)
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