”Vivo un profondo disagio. Non riesco ad essere tranquillo, non dormo e non riesco a mangiare, sapendo che ancora oggi tante persone vivono per strada. Tante famiglie sono sotto sfratto e non hanno una casa. E tante persone non hanno un lavoro”. Lo scrive, in una lettera aperta, Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità che da questa notte ha scelto di dormire sotto i portici di via Roma, a Palermo, insieme ai tanti senzatetto. Ad accorgersi della sua assenza, solo questa mattina, sono stati i volontari della Missione. “Ognuno si è chiesto dove fosse -raccontano – Qualche ora dopo abbiamo sentito che ha dormito per strada”.
Ai volontari che lo hanno raggiunto, fratello Biagio ha spiegato di non riuscire “ancora ad accettare che ci possano essere tanti ancora che vivono queste profonde sofferenze nella loro vita dovuti principalmente all’indifferenza e che continuano a vivere e morire per strada. Non riesco ancora ad accettare l’idea che tanti ancora siano senza lavoro, senza casa e devono morire per strada. Voglio condividere questa vita con loro, stare insieme a loro, così è nata la Missione di Speranza e Carità e questo è il cammino che sento di portare avanti”.
Biagio Conte ha quindi affidato ai volontari una lettera aperta. “La forte indifferenza e il profondo egoismo ancora oggi molto diffuso mi inducono a rispondere ‘al male col bene’ – scrive – Per queste ingiustizie mi abbandono anche io per strada per solidarizzare con chi è morto per strada, per chi ancora dorme per strada. Mi sosterrà la preghiera e il digiuno affinché i cuori e le coscienze si sensibilizzano verso i più bisognosi”. Poi un appello rivolto “a tutte le città e a tutte le Regioni d’Italia. E’ urgente aiutare chi non ha la casa, il lavoro. Ascolta Italia il grido disperato di chi perde la casa, il lavoro. Chi non si dona e non aiuta contribuisce all’impoverimento della nostra società, è urgentissimo rispondere ai bisogni della gente”. (Man/AdnKronos)